Giovanni Capuano di Radio 24 è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “È uno scandalo che ci siano club costretti a rinunciare a calciatori importanti nel bel mezzo della stagione e vederseli restituire in condizioni non ottimale. I club non hanno tutti i torti quando combattono le loro crociate contro gli impegni delle nazionali. Sul mercato? Chi sapeva di dover intervenire si è già mosso senza perdere tempo. Pavoletti, così come Leiva all’Inter e Rincon alla Juventus, è una mossa intelligente per quel che riguarda la tempistica, può avere un impatto nell’immediato. Poi a gennaio non rivoluzioni una squadra, così a naso direi che Juventus e Napoli si sono mossi di qualità e di quantità. Su Lucas Leiva aspetterei per dare un giudizio, gli ultimi periodi al Liverpool non mi sembrano siano positivi per far fare un salto di qualità ai nerazzurri. Sui vivai italiani? Farei due discorsi separati. Credo che il lavoro sui settori giovanili non sia di pessima qualità e quantità. Le cifre, anche di investimenti, sono importanti. In Italia, ciò che manca, è il passaggio successivo. Ovvero rendere una parte di questi prodotti del vivaio giocatori di primo livello. In Italia questo non si fa, o per lo meno lo si fa in situazioni contingenti. Ne tiriamo tanti fuori dal vivaio, molti club si finanziano anche vendendo i giocatori del vivaio, si pensi all’Inter, non solo all’Atalanta. Rispetto a sei mesi fa abbiamo cambiato la visuale del nostro calcio, vale anche per la Nazionale. Dopo l’Europeo eravamo convinti non esistesse un nuovo ciclo, oggi possiamo dire che il calcio italiano non è morto. Abbiamo una generazione di calciatori pronti a crescere. Su Maradona? È stato il calcio, non so se però nel suo dopo carriera ha avuto qualche tipo di pregresso. Non enfatizzerei troppo l’idea che se non torna a Napoli è un male assoluto. Le sue dichiarazioni su De Laurentiis? Ognuno è criticabile, però sinceramente le frasi di Maradona le trovo abbastanza populiste, volte a solleticare la pancia dei napoletani. De Laurentiis piace poco, ma non mi appassionerei tanto alle sue parole. Vedo la situazione dall’esterno, capisco e comprendo che a Napoli la situazione sia diversa.”
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