Il sostituto procuratore di Genova, Biagio Mazzeo, ha chiesto l’archiviazione per gli ex giocatori del Genoa Criscito, Milanetto, Dainelli e Palacio, indagati per frode sportiva nell’ambito della presunta combine nel derby Genoa-Sampdoria dell’8 maggio 2011. Mazzeo ha avanzato analoga richiesta anche per il capo ultrà genoano Massimo Leopizzi, accusato di favoreggiamento.
Per la Procura manca la prova, almeno nei confronti dei cinque indagati, che ci sia stata la combine. Secondo le ipotesi della procura di Cremona: un gruppo di giocatori della Samp avrebbe fatto una colletta per pagare alcuni del Genoa in cambio della vittoria che sarebbe servita per la salvezza. A beneficiarne sarebbero stati Criscito, Milanetto, Dainelli e Palacio. Ma ieri il pm di Genova ha valutato in modo diverso il caso, sostenendo che va archiviato. Per la cronaca il derby fu vinto dal Genoa 2-1 e la Samp finì in B. E per Mazzeo non possono essere considerate prove le intercettazioni telefoniche tra Leopizzi, capo ultrà genoano, e Fabrizio Fileni, altro tifoso rossoblù. Dato il tipo di reato ipotizzato (frode sportiva), quelle intercettazioni sono inutilizzabili.
L’ex difensore genoano Criscito, passato nel 2011 allo Zenit San Pietroburgo, ha così potuto tirare un sospiro di sollievo anche se non cancella l’amarezza per l’esclusione dagli Europei. «Giustizia è fatta, ma la rabbia di avere saltato l’Europeo resta». Il pensiero vola a quel lunedì di maggio, quando la polizia si presentò nel ritiro di Coverciano. Il giorno dopo Prandelli, d’accordo con la Federcalcio, depennò il suo nome dalla lista dei 23. «La rabbia per aver saltato l’Europeo c’è. Ho sempre detto che non ho fatto nulla. È chiaro che non potevo essere sereno, il primo impatto non è stato semplice per me con quello che è successo a Coverciano…». Forte il dispiacere verso Prandelli. «Se poi loro – ha detto Criscito alludendo a Federazione e staff azzurro – mi hanno mandato via perchè non ero sereno e non perchè mi ritenessero colpevole sono contento, perchè vuol dire che credono in me». E Criscito rivuole la maglia azzurra: «La Nazionale è il massimo per ogni calciatore. Perchè ora non sono stato convocato? Non lo so, non è una domanda da fare a me. Io devo solo pensare a fare bene».
Il parere del presidente federale Abete: «Quando Criscito è stato escluso non è stata anticipata alcuna sentenza dalla Nazionale. Siamo comunque contenti in primo luogo per il giocatori e gli auguriamo di tornare presto in Nazionale, anche se naturalmente le scelte spettano a Prandelli».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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