Di sciabola più che di fioretto. Come nel suo stile, Piero Braglia non le manda certo a dire, e nell’analizzare il momento della sua Juve Stabia, ne ha davvero una per tutti. Il primo step riguarda la sfida col Torino, e la polemica a distanza con Ventura: «Era venuto qui per fare un certo tipo di partita, quando ha capito che poteva perdere, si è messo a fare quello che una squadra importante, e del blasone del Toro, non dovrebbe». In quest’avvio di settimana a tener banco l’esclusione di Mbakogu e Raimondi, «pescati» in discoteca venerdì notte. Per loro inesorabile la ramanzina: «Non mi è piaciuta questa cosa, hanno mancato di rispetto a me, ai compagni… Cosa sarebbe accaduto se avessi avuto bisogno di loro due sabato mattina? Hanno sbagliato, punto e basta, che poi qualcuno pensi di difenderli, è un problema suo. Loro dovevano portare rispetto all’allenatore ed ai compagni».
Un gesto che potrebbero pagare anche sabato: «Se non sono costretto, non li convoco», chiosa Braglia. Oggi, intanto si discuterà la richiesta di squalifica per Sau, da parte del Procuratore Palazzi, per il pugno rifilato lo scorso anno a Docente nel corso della rissa scoppiata in Foggia-Gela: «Mi auguro che il buon senso delle persone alla fine abbia la meglio – chiude il tecnico – C’era una situazione di tensione, con Marco inseguito da più avversari, e magari ha cercato di svincolarsi. Non mi sembra giusto, poi, che eventualmente debba pagare la Juve Stabia. Mi auguro che l’avvocato Chiacchio riesca ad arrivare a una conciliazione con un’ammenda che dovrà pagare il calciatore. Diversamente faremo di necessità virtù».
Domani la rifinitura e poi la partenza per la sfida di Bari, in programma sabato. Ancora out Gennaro Scognamiglio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
