Napoli tabù nelle ultime stagioni per il Genoa di Enrico Preziosi. Una tradizione sfavorevole dovuta sia alla grande crescita dei partenopei, sia alle difficoltà dei rossoblù, costretti a lottare per non retrocedere negli scorsi due campionati. Questa volta il Grifone si prepara a raggiungere la Campania senza particolari apprensioni di classifica, considerando rassicurante bottino di 31 punti racimolato finora. Ma nonostante tutto ha l’ambizione di fare bella figura e misurarsi con una formazione di alta classifica. Dal centro sportivo “Gianluca Signorini” arrivano buone notizie: Luca Antonini e Andrea Bertolacci sono sulla via del recupero e con ogni probabilità partiranno dal primo minuto. Restano ai box, invece, Kucka, Gamberini e Sculli, anche se il difensore (ex di turno) ha ripreso a correre e lentamente sta tornando protagonista. Sotto il profilo tattico, Gasperini ha ormai trovato la quadratura del cerchio, proponendo un 3-4-3 “mascherato”, che all’occorrenza si trasforma in un 3-5-2. Elementi molto duttili come Antonelli, Antonini e Marchese aiutano la squadra a cambiare pelle in corso d’opera e adattarsi alle esigenze della partita, così come gli ultimi arrivati in ordine di tempo, De Ceglie e Motta. Con l’arrivo di Burdisso, il Genoa ha anche trovato più soluzioni in difesa.
In vista di lunedì sera, però, tutti gli indizi portano ad una retroguardia composta da Antonini a destra, Portanova al centro e Burdisso a sinistra, con Marchese e De Maio pronti a subentrare in caso di necessità. A centrocampo, invece, tutto ruota attorno a Matuzalem, elemento di grande valore e di notevole personalità. Il suo notevole rendimento ha giovato anche all’inserimento del giovane Sturaro, che sta recuperando terreno nelle gerarchie di Gasperini e che potrebbe essere la grande sorpresa di questo finale di stagione. Bertolacci, infatti, pur possedendo indiscutibili doti, ha minore propensione all’interdizione. Ma a Napoli, comunque, dovrebbe toccare a lui. L’assenza forzata di Vrsaljko, che ne avrà per tre settimane, consente a Gasperini di riproporre Marco Motta, che contro l’Udinese si è ben destreggiato. L’auspicio dell’allenatore, che lunedì assisterà alla gara dalla tribuna a seguito della squalifica inflittagli dal giudice sportivo, è di trovare più soluzioni in chiave realizzativa. Gilardino non può sempre cantare e portare la croce e ha l’obiettivo della convocazione per i prossimi mondiali. Konate è in crescita, ma il primo gol in serie A lo ha realizzato domenica scorsa, mentre Calaiò e Fetfatzidis giocano ad intermittenza e si stanno mettendo in mostra più come uomini assist che come veri finalizzatori.
Fonte: Corriere dello Sport
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