Sembrava destinato a fare il secondo di Simone Colombi, non solo per la sua giovane età, ma soprattutto perché fino a questa stagione aveva all’attivo meno partite sul rettangolo di gioco rispetto al suo collega estremo difensore, ma quasi a sorpresa il ventenne Alessio Cragno è riuscito a conquistare le fiducia di Zeman ed è diventato il portiere titolare del Cagliari.
GRINTA E TECNICA. A fare la differenza, almeno per il momento, è stata la maggiore affidabilità fuori dai pali, come ha più volte confermato il tecnico boemo rispondendo alla domanda su chi fosse l’attuale titolare. Adesso va così, ma l’ex portiere del Brescia sa bene che ora come non mai le porte, in questo caso la porta, sono girevoli e tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Meglio evitare di farci sopra troppi pensieri o lasciarsi andare a progetti e tabelle. L’obiettivo principale è quello di difendere al meglio la porta che Zeman gli ha affidato, dando tranquillità a un reparto che, come tutti quelli precedenti delle squadre allenate dal tecnico di Praga, potrebbe diventare ballerino. E fino ad ora, seppure sia riuscito a tenere inviolata la porta rossoblù in una sola occasione, nella vittoriosa trasferta di Empoli, Cragno si è guadagnato la fiducia del suo allenatore e la stima dei compagni. Non mancano, ovviamente, le tirate d’orecchi da parte di Zeman che in più di una occasione si è lamentato, direttamente sul campo, con il suo estremo difensore perché ha tardato a innescare i suoi compagni, ma a vent’anni e con appena un campionato e mezzo sulle spalle tra i cadetti, è oggettivamente difficile chiedergli la luna. Per il momento, però, ha mostrato grande personalità e questa è una dote fondamentale per uno che ha scelto di fare il portiere come mestiere. Naturalmente dovrà ancora imparare parecchio per mantenere la categoria, ma quanto fatto vedere nelle prima nove giornate in serie A è una buona base di partenza.
STAGIONE IN CRESCENDO. Ha iniziato dalla panchina, aspettando il suo turno dopo che il collega Colombi era stato schierato titolare nelle prime due partite del campionato. Ma dalla trasferta di Roma, sponda giallorossa, Cragno si è preso la maglia da titolare e non l’ha più mollata. «Ho vent’anni e so che ancora devo migliorare tanto, ma c’è tempo. In particolare la rapidità di esecuzione e la qualità delle punte fanno la differenza tra serie A e serie B» ha spiegato nei giorni scorsi provando a fare un primo bilancio della sua stagione a Cagliari. Totti e compagni lo hanno messo in crisi nel giorno dell’esordio all’Olimpico. Si è rimboccato le maniche lavorando giorno dopo giorno accanto al collega Colombi ed è andato avanti alla ricerca del riscatto. I successi di San Siro ed Empoli sono quelli che più lo hanno esaltato, ma anche il pari interno contro il Milan lo ha in parte soddisfatto, se non fosse stato per quel tiro-cross di Bonaventura. E ora per Cragno c’è il pericolo Higuain, una vera prova di maturità. «Noi giochiamo sempre allo stesso modo contro qualsiasi avversario e anche al San Paolo cercheremo la vittoria. Sappiamo che loro, nonostante le assenze sono forti, ma noi ci proveremo».
Fonte: Il Corriere dello Sport
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