La standing ovation di venerdì al San Paolo, accompagnata dal coro che un giorno fu di Diego, è l’immagine simbolo dell’incoronazione: Ezequiel Lavezzi I re di Napoli. L’uomo del popolo e dei sogni. Il campione che si morde la maglia. Il funambolo con la faccia da scugnizzo, la Livella di Totò: lo amano tutti, poveri e ricchi. Terrorizzata Napoli di perderlo, innamorata persa del suo idolo che, incredibile ma vero, è stato capace di lenire un po’ la ferita del cuore mai guarita di nome Maradona. Un po’ che è già tanto. Come i gol realizzati da Ezequiel in barba alla celebre cantilena che lo ha sempre voluto eccezionale ma non decisivo per qualche errore di troppo: 6 in 5 partite tra campionato e Champions. Consecutivi, d’un fiato solo. L’ultimo su rigore: è caduto anche l’ultimo tabù. E tutti in piedi a cantare ed applaudire.
IL RECORD – E allora, vamos Lavezzi. Che di fermarsi non ne vuole sapere sin dal venerdì 17 (febbraio) viola che ha sfatato anche la scaramanzia: a segno con la Fiorentina; e poi due volte con il Chelsea all’andata, l’Inter, il Parma e il Cagliari. Ma non era poco decisivo? Tra l’altro, con i rossoblù ha infranto il muro dei rigori, finora a prova di bomba atomica (errori in Coppa Italia con la Juve nel 2009 e l’Inter nel 2011): Agazzi battuto con un missile secco e preciso, ottava rete e record in serie A eguagliato. Il borsino stagionale, Champions compresa, dice 10: il top in Italia, 11 gol nella stagione 2007-2008, è a un passo.
LA CENA – Numeri che meritano brindisi e un po’ di musica sudamericana: no Pocho, no party. E allora, quale migliore occasione se non la vigilia della trasferta di Londra per ritrovarsi, rilassarsi e caricarsi un po’? Una sorta di cena Champions, sì, è quella andata in scena ieri nella sua splendida villa di Marechiaro, a picco sul mare di Posillipo, dove Lavezzi ha ospitato la squadra al completo per festeggiare il compleanno della splendida compagna, Yanina. Auguri e poi uniti verso il Chelsea: leader e trascinatore, sempre e comunque.
IN COPERTINA – L’amore della città è ai massimi storici. Come del resto l’interesse dei migliori club del globo: una sfilza, un elenco lungo così di estimatori incantati dalle giocate, gli scatti, le idee e ormai anche i gol di Eze superstar. Non è un mistero che anche Abramovic lo segua con interesse estremo; non è un mistero che nel suo contratto sia inserita una clausola rescissoria da 31 milioni di euro. De Laurentiis, nel frattempo, continua a blindarlo e a spedirgli messaggi d’amore: « Non lo cederei neanche per 50 milioni: è l’anima del Napoli», ripete puntualmente il presidente che vuole vincere. Lavezzi in copertina, sempre e comunque. Scettro, corona, sorriso e mezzo inchino davanti al popolo che canta e batte le mani. In piedi. In attesa del discorso del re.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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