Il comune si aspetta dal Napoli uno studio di fattibilità sulla ristrutturazione del San Paolo entro il 31 marzo: è una delle condizioni per la proroga della convenzione fino a giugno: «La mancata presentazione o approvazione del documento — spiega Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco de Magistris — determinerebbe la fine del rapporto con la società al termine della stagione agonistica». Da Palazzo San Giacomo, dunque, dettano i tempi per la questione stadio. «L’impianto oggi rappresenta una perdita di business per la società che lo utilizza e genera mancati introiti per l’amministrazione e la città». La soluzione farebbe felici anche i tifosi, che chiedono un San Paolo più moderno.
Fonte: La Repubblica
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