Un altro uruguaiano, di Montevideo e non di Salto. Poco più di vent’anni fa, era il 16 settembre 1992,Daniel Fonseca segnò cinque gol nel primo turno di Coppa Uefa sul campo del Valencia. Gli azzurri erano passati in svantaggio contro gli spagnoli, allenati dall’olandese Hiddink (in campo c’era il brasiliano Leonardo, che avrebbe poi indossato la maglia del Milan: attualmente è direttore generale del Paris St. Germain), poi si scatenò Fonseca, fortemente voluto a Napoli dall’allenatore Ranieri. Un gol dopo l’altro, cinque prodezze che fecero impallidire i giocatori e i tifosi del Valencia. Per Daniel, il sapore della rivincita. «Il club spagnolo avrebbe voluto ingaggiarmi, ero stato anche là per trattare il mio eventuale acquisto ma non se ne fece niente», raccontò il giocatore, arrivato in Italia a ventun anni per indossare la maglia del Cagliari. Dopo due brillanti stagioni in Sardegna dal 1990 al 1992, il passaggio al Napoli per 16 miliardi di lire. Ferlaino era diventato comproprietario della società rossoblu attraverso il suo amico e imprenditore del grano Franco Ambrosio. Quei 5 gol lasciavano pensare a una stagione straordinaria, invece Ranieri andò subito in crisi e venne sostituito da Bianchi, che evitò la retrocessione della squadra. Nel 1994 Fonseca sarebbe stato ceduto alla Roma. Intrapresa la carriera di procuratore, Fonseca vive tra Como e Montevideo. Tra i suoi assistiti c’è stato anche Cavani, quando aveva 17 anni. Ma poi il Matador firmò la procura per gli attuali agenti Triulzi e Anellucci e il rapporto con l’ex attaccante del Napoli si è deteriorato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
