Rio de Janeiro – La Nazionale di Prandelli ritrova il successo nella torrida notte di Volta Redonda. Contro la Fluminense, l’Italia si fa portare per mano dai ‘’napoletani’’ Insigne e Immobile. Le note stonate della retroguardia, sono coperte dalla straordinaria sintonia offensiva offerta dalle “seconde linee” nazionali.
LA MAGIA DEGLI SCUGNIZZI – Una vera e propria rumba quella inscenata dal duo made in Sud apprezzato in Brasile. L’Italia di Prandelli ha due volti: quello che desta qualche preoccupazione in fase difensiva e quello più che sorridente del reparto offensivo. Volendo rimandare le conclusioni per dare il giusto tempo di ambientamento alla potentissima afa sudamericana, c’è da compiacersi per il vecchio, giovane duo nato a Pescara. Insigne e Immobile sono la faccia felice delle speranze azzurre. I due si trovano con disarmante facilità e cercano di arrivare al gol con armonia e spirito di gruppo. Un gran bel segnale ai tempi del calcio delle prime donne.
ZITTO ZITTO – Non ce ne voglia il neo “tedesco” Immobile, ma qui è giusto mettere in vetrina un altro prodotto di quel Sud che, tra mille difficoltà burocratiche e situazionali, riesce comunque a produrre frutti dall’asfalto sottratto alle infrastrutture latitanti. Lorenzo Insigne quasi non ci doveva finire in Brasile, almeno è quanto i sapientoni sentenziavano. Poi, a poco a poco, quasi per misticismo sopraggiunto, ecco aprirsi le porte per la spedizione brasiliana. Tra un Rossi “furioso” ed un Destro rassegnato, Lorenzo a questo Mondiale ci va e ha dimostrato quanto potrà addurre alla causa azzurra, tutta…
FIATO SUL COLLO – In alto i boccali in primis per Ciruzzo Immobile. Di certo in Germania, sponda Dortmund, saranno più che compiaciuti dell’ottimo affare fatto. Chi invece potrebbe risentirsi della serata di grazia dell’attaccante di Torre Annunziata è Mario Balotelli. Il milanista non vive un periodo floridissimo e potrebbe perdere i gradi vista la prestazione super del compagno di squadra. Ci perdoni Super Mario, ma un Immobile così fa tanto bene al made in Italy del pallone.
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