È la festa dei trent’anni del gemellaggio tra le tifoserie del Genoa e del Napoli. E a ricordarlo una immensa gigantografia della Gradinata Nord, un enorme «30» a sancire un legame che va oltre le nozze d’argento. E inoltre cartoncini rossi e blu a fare da cornice. Ovunque striscioni. Tra tutti spiccava quello dei distinti: «Dal Vesuvio alla Lanterna trent’anni di amicizia eterna». I tifosi azzurri hanno apprezzato molto, abituati a vedere spesso il Vesuvio citato negli stadi ma per ben altri – e meno simpatici – slogan. Poco meno di trent’anni da quel maldestro rinvio di Castellini che consentì al Grifone di battere un angolo e a Faccenda di siglare il gol del 2-2 al 93′. Un punto che valse la salvezza ai genoani e la retrocessione del Milan in serie B in un colpo solo. Ma Genoa-Napoli è anche il giorno di un’altra ricorrenza: proprio ieri si celebrava diciassettesimo anniversario dell’omicidio di Vincenzo Claudio Spagnolo, il tifoso del Genoa ucciso con una coltellata al cuore poco prima della sfida tra i rossblù e il Milan. Alla presenza dei genitori di ”Spagna”, Cosimo e Lina, una delegazione di tifosi accompagnata dal capitano del Genoa Marco Rossi ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della gradinata Nord. A rovinare tutto uno striscione contro la polizia, riferito agli scontri prima della gara con l’Inter: il tifoso del Genoa che lo ha esposto è stato arrestato
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