Cinque giocatori d’attacco, zero gol. E contro il Catania in dieci per novanta minuti. Le prova tutte Mazzarri ma il gol non arriva. Parte con Cavani, Pandev e Hamsik. A inizio secondo tempo mette Insigne al posto di Inler e poi dopo venti minuti inserisce anche Vargas al posto di Aronica. Per 27 minuti, compresi i due di recupero, il Napoli schiera l’attacco a quattro ma pericoli veri e propri Andujar non ne corre mai. Tutti i giocatori offensivi in campo insieme, questa la mossa del tecnico per provare a vincere. Il meccanismo però s’inceppa, si blocca bruscamente, proprio nella partita in cui gli azzurri hanno giocato in superiorità numerica dal primo minuto la rete non arriva. È la prima volta in questa stagione che il Napoli non va a segno. C’era sempre riuscito in campionato (otto reti nelle precedenti tre partite e sei delle punte: due di Cavani, due di Hamsik, una di Pandev e una di Insigne), Europa League (quattro gol agli svedesi dell’Aik Solna, tre di Vargas), Supercoppa (due reti alla Juventus: una di Cavani e l’altra di Pandev) e amichevoli precampionato, sia al San Paolo che in Trentino.
In precedenza aveva sempre segnato il Napoli ed erano sempre andati sempre in gol gli attaccanti, a turno o tutti quanti insieme. Dai tre gol di Parma firmati Cavani, Pandev e Insigne allo zero di Catania. Zero in termini di gol e in termini di conclusioni realmente pericolose, conseguenza ovviamente della prova sotto tono di tutta la squadra e non solo delle punte. Cavani ci ha provato con efficacia due volte: un sinistro dal limite sul finire del primo tempo alzato in angolo da Andujar e un’incursione sotto porta a inizio ripresa frenata in uscita dal portiere del Catania. Per il resto poco ispirato il Matador, l’immagine della sua giornata infelice sta nella punizione calciata alta nel primo tempo. A Catania per Edi non arriva in gol numero settanta in maglia azzurra nella domenica delle cento presenze, l’aggancio a Canè e Vinicio è rimandato a mercoledì al San Paolo contro la Lazio. Poco incisivo Pandev, una giornata decisamente no per il macedone sia sui calci di punizione dal limite che sui tentativi con palla in movimento, innocuo un suo mezzo pallonetto nel primo tempo parato facilmente da Andujar.
Una sola conclusione di Insigne insidiosa, alta di poco sulla traversa. E un solo colpo di testa di Vargas, frenato da un difensore. E stavolta Hamsik non brilla nei tiri in porta, lo slovacco parte largo a sinistra, a inizio ripresa gioca da rifinitore alle spalle del tridente e poi arretra da mediano di centrocampo. Ma al tiro non ci arriva mai con pericolosità e non trova i tempi giusti d’inserimento. Il Napoli a trazione super offensiva non è bastato. La giocata geniale, la zampata decisiva non è arrivata. Contro il Catania gli attaccanti sono rimasti all’asciutto e il Napoli per la prima volta non ha vinto in campionato. Il tabù del «Massimino» ha resisito, mai una vittoria degli azzurri in serie A. Niente da fare, neanche con cinque attaccanti. Da queste parti il Napoli proprio non passa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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