Domani alle 11 una delegazione della Figc farà un sopralluogo al «Castrese Giarrusso» di Quarto, in vista dell’allenamento che la Nazionale di Cesare Prandelli terrà il 14 ottobre sul campo della squadra antiracket alla vigilia di Italia-Armenia al San Paolo.
Due anni dopo il simbolico allenamento a Rizziconi, piccolo centro della Locride il cui campo di calcio era stato confiscato alla ‘ndrangheta, la Figc e l’Italia ribadiscono il messaggio. E per farlo hanno scelto un altro simbolo di legalità: lo stadio della Nuova Quarto Calcio, squadra sequestrata al clan Polverino e divenuta emblema della lotta alla camorra. Il team gioca nel campionato Eccellenza; il suo stadio è diventato spesso bersaglio di raid intimidatori e sulle magliette al posto dello sponsor c’è lo slogan «Rete per la Legalità». Si sostiene grazie all’azionariato popolare diffuso: i primi due abbonati di quest’anno sono stati il pm della Dda Antonello Ardituro e il gip Tullio Morello.
Gli Azzurri al completo saranno a Quarto il 14 ottobre, vigilia dell’ultima, ininfluente gara di qualificazione mondiale per Brasile 2014. La conferma ufficiale è arrivata ieri da Giulio Pazzanese, coordinatore organizzativo del Club Italia. «Abbiamo incontrato il ct Prandelli in tribuna al San Paolo, in occasione di Napoli-Borussia – raccontano l’allenatore Ciro Amorosetti e Alfonso Aprile, centrocampista della Nuova Quarto – Ci ha promesso che avrebbe fatto un allenamento e una partitella con noi. Sarà una grande emozione».
Soddisfatto anche l’amministratore giudiziario Luca Catalano: «È un sogno che si avvera. Un evento storico che dà ancora più forza al nostro impegno antiracket». A Quarto si prevede il pienone. «C’è già la ressa per un posto e ci sono arrivate richieste di accredito da giornalisti di mezzo mondo – conferma Gigi Cuomo, presidente del club – Allo stadio si accederà solo tramite inviti gestiti dalla Figc. Ci saranno i nostri 300 abbonati, poi distribuiremo inviti a scuole, parrocchie e associazioni. Deve essere un corale messaggio anticamorra». E domani mattina a Quarto, con il vice questore Michele Cante, ci sarà anche il pm Ardituro, ispiratore del nuovo corso del club un tempo in mano alla camorra. Ardituro ha più volte esortato Regione e prefettura a sostenere il «progetto di legalità che ha pochi precedenti in Italia», anche perché la Dia, nella relazione pubblicata appena due giorni fa, ha lanciato l’allarme sui «soldi riciclati dalla camorra in molte società campane di calcio minore».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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