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Quarto, in Eccellenza ritorna la squadra anticamorra, in attesa della visita dell’Italia

Quarto. C’è una squadra di azzurro vestita, è la nostra Nazionale, che arriverà qui il 14 ottobre, prima di Italia-Armenia al San Paolo. Ce n’è un’altra conosciuta per il suo impegno non solo sui campi di calcio che parte, domenica prossima, per la prima trasferta del campionato di Eccellenza. È il Quarto, la squadra antiracket che il pm Antonello Ardituro, insieme con il gip Paola Scandone, ha strappato alla camorra. Questo grumo di giovani calciatori e di idee buone è ora gestito da Luca Catalano, avvocato, amministratore giudiziario, e da Luigi Cuomo, dirigente unico. Una linea sottile unisce i viaggi della Nazionale e del Quarto, ugualmente carichi di significato. La Nazionale si sente solidale nell’affiancare le associazioni antiracket e il Quarto, grazie allo sport, ha cancellato la paura nei confronti della criminalità organizzata.
Certo, le difficoltà ambientali, i problemi economici si toccano sfiorando anche l’aria in questa terra colpevolmente abbandonata. Tuttavia riempie il futuro di speranza anche un sorriso ritrovato grazie alla magia di un piccolo campo di calcio perché ci si sente insieme, e allo stesso tempo si è collettività e soprattutto cittadini. Qui ieri il pallone si è nutrito di una solidarietà tutta italiana, tutta napoletana. Hanno giocato insieme per un torneo che non ha i soliti titoli bensì un incipit («Io non ci sto») per ammonire chi avvelena i nostri territori, la rappresentativa dei giornalisti sportivi che fanno capo all’Ussi Campania gruppo «Felice Scandone» e quella di Milleculture, che riunisce grazie all’impegno di Carlo Palmieri grandi dello sport napoletano del passato e del presente, una particolare Nazionale che s’è data dieci regole di buona volontà per comporre il manifesto dello sport, sei medaglie olimpiche napoletane nel ruolo di testimonial: Occhiuzzi, Oliva, Sandro Cuomo, Franco Porzio, Fabrizio Buonocore, Carlo Molfetta e Vincenzo l’ultimo campione nato di casa Abbagnale. E con loro in campo anche Ross e Alessandro Bolide di Made in Sud e Pino Taglialatela in porta.
A salutare i partecipanti al triangolare c’erano i magistrati Antonello Ardituro e Tullio Morello. Ha vinto il Quarto in versione juniores. La festa, teneramente vissuta dai tifosi, dai giocatori che senza una coppa da alzare correvano tuttavia felici nelle brezze tiepide dell’area Flegrea, tifosi e giocatori che cantavano insieme. Da non dimenticare infine il Quarto senior, questa squadra di travolgente dilettantismo, la coralità che l’accompagna, la sincera disponibilità alla fatica e alle regole. Un bel gruppo di lavoro, tirato sempre a lucido in una laboriosa quotidianità. La via maestra che dal disadorno ma autentico campo dell’hinterland può portare a successi di più ampio respiro.
Buffon e gli azzurri verranno il 14 ottobre al campo Giarrusso, una tribunetta e un settore ospiti con una capienza di 1000 posti. Ingresso a invito: 300 sono stati riservati alle società sportive, gli altri si esauriranno in un amen.

Fonte: Il Mattino.

La Redazione.

D.G.

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