Una vita nel Napoli, un’altra vita nella Juventus. L’addio al calcio, però, Ciro Ferrara lo volle dare allo stadio San Paolo. In quel campo che lo fece conoscere al mondo del pallone. A metà anni Ottanta ebbe il piacere e la fortuna di giocare con Diego Armando Maradona. Grazie all’argentino potè festeggiare gli scudetti e altri trofei. Con il Pibe ebbe un ottimo rapporto, addirittura ebbe regalato la Ferrari quando il sudamericano se ne scappò nel ’91. Si frequentavano nei momenti belli del club azzurro e si sono continuati a sentire anche quando Maradona finì nel tunnel della droga rischiando di morire. I tifosi napoletani ebbero la possibilità di rivedere il loro idolo grazie a Ciro Ferrara. L’allora difensore lo invitò alla festa del San Paolo il 9 giugno del 2005. Inutile dire che fu una mossa strategica perché lo stadio si riempì in tutti i settori. Diego rese frenetica la tifoseria in quei pochi giorni che rimase in città. Volle onorare l’amico “Ciruzzo” avendo la possibilità di abbracciare tanti vecchi compagni di squadra del primo e del secondo scudetto. Fu una bella rimpatriata che Ferrara non ha mai dimenticato. Anche perché quando uscì dal campo perché sostituito diede la possibilità al figlio di entrare. I settantamila del San Paolo si alzarono in piedi portandolo in trionfo con il coro “Ciro, Ciro”. Fu una notte indimenticabile che sicuramente gli è rimasta impressa ma domenica dovrà pensare ad altro altrimenti rischierà di lasciarsi trascinare dai sentimenti. Chissà cosa penserà Maradona di questa partita. Sarà anche amico di Ferrara ma il pibe farà il tifo per i colori azzurri. De Laurentiis l’ha invitato più volte al San Paolo ma per i noti problemi con il Fisco è difficile che possa tornare per il momento. A meno che in futuro Ferrara non diventi l’allenatore del Napoli. A quel punto dovrà inventarsi qualcosa per rincontrare il vecchio amico. Lui che ha provato a fare l’allenatore ma non c’è riuscito molto bene. Sia con la Seleccion che a Dubai dove è stato esonerato dagli sceicchi. Ciro Ferrara è molto amico anche di Fabio Cannavaro. Con lui ha creato una fondazione proprio a Napoli per aiutare i bambini meno fortunati. Anche in questo caso avrà un “compagno” contro perché l’ex capitano campione del mondo ha il fratello in azzurro e sicuramente non potrà fare il tifo per i blucerchiati. Avrebbe potuto avere qualche perplessità nel caso in cui di fronte ci fosse la Juventus ma della Samp gli importa poco. Naturalmente niente contro “Ciruzzo” ma al cuore non si comanda.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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