La direzione di Napoli-Siena, gara valevole per l’ultima giornata del campionato di Serie A, sarà affidata a Domenico Celi.
Celi, nativo di Bari, apparteneva alla sezione di Campobasso, ma dalla stagione 2010-11 è tornato alla sezione di Bari. Fa il suo esordio nella massima serie il 3 dicembre del 2006 e da allora ha collezionato 75 presenze con una media di un’espulsione ed un rigore quasi ogni due partite. Quest’anno ha diretto diciotto gare di campionato, tra cui Catania-Napoli dello scorso ottobre e Napoli-Roma e se si esclude la prima, possiamo parlare di un andamento regolare in partite a poco coefficiente di difficoltà.
Sono 15 i precedenti di Celi con il Napoli di cui 6 in Serie A per un bilancio complessivo di sei vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte. Il primo match degli azzurri arbitrato dal fischietto di Bari risale al 2004, Napoli-Benevento 2-0 in Serie C1 con una discreta prova da parte dell’arbitro che si riconferma nelle due partite seguenti. In Perugia-Napoli 1-0 del dicembre 2005 invece è da registrare la prestazione ampiamente negativa del direttore di gara che nega addirittura tre rigori al Napoli. Dopo aver diretto nuovamente il Napoli contro il Grosseto nel 2006, Celi ed il Napoli s’incontrano in Serie B ancora al “Curi” di Perugia, dove però il Napoli è il padrone di casa contro il Mantova a causa della squalifica inflitta al “San Paolo” per lancio di petardi. Gli azzurri ottengono un pareggio a reti bianche in un clima surreale Celi non ha particolari grattacapi. Il primo incontro in Serie A tra i partenopei e l’arbitro di Bari risale al gennaio 2009, in Napoli-Catania 1-0 Celi commette qualche sbavatura ma senza inficiare sul risultato finale. Cagliari-Napoli 2-0 dell’aprile del 2009 fa registrare una pessima prestazione degli azzurri e della sconfitta partenopea è incolpevole Celi, che al contrario del Napoli disputa una buona gara. Sono solamente due le gare dirette nella scorsa stagione da Celi con il Napoli: Napoli-Lecce 1-0 del dicembre 2010, bene l’arbitro barese in una partita che resterà a lungo nei cuori dei tifosi azzurri, grazie alla micidiale conclusione di Cavani negli ultimi istanti della gara che regalò i tre punti alla banda Mazzarri. Male invece nell’altra partita dello scorso campionato, in Napoli-Cesena 2-0 del febbraio 2010; il fischietto barese non assegna un gol fantasma a Maggio con il pallone che aveva superato la linea di porta, ma i partenopei rendono la decisione meno amara aggiudicandosi l’incontro. Fu il giorno del debutto di Mascara in maglia azzurra. Il cammino positivo di Celi, però, ha subito una battuta d’arresto quest’anno con Catania-Napoli 2-1, l’arbitro barese lascia per più di 50 minuti gli azzurri in dieci, espellendo Santana per doppia ammonizione con entrambi i cartellini gialli mostrati alquanto discutibili, mostra il primo giallo all’attaccante partenopeo al suo primo fallo, senza però avere lo stesso comportamento con Almiron, molto nervoso in campo. Sullo scadere del primo tempo mostra il secondo giallo all’argentino mandandolo anticipatamente sotto la doccia. Nel secondo tempo commette una serie di piccoli errori che vanno ad incidere pesantemente sullo sviluppo della gara. Napoli-Roma 1-3 del dicembre dell’anno scorso è l’ultima sfida arbitrata da Celi in campionato, alla prestazione sottotono del Napoli va unita quella dell’arbitro, che annulla due gol al Napoli di cui uno clamoroso sullo 0-1, che vede una spinta di Maggio sul gol di Cavani da calcio d’angolo, inoltre il direttore di gara sembra essere un po’ troppo tollerante sulle perdite di tempo dei calciatori della Roma. L’ultima sfida arbitrata da Celi con il Napoli risale a gennaio scorso in Coppa Italia, Napoli-Inter 2-0 con l’arbitro un pò troppo permissivo con i calciatori in campo, in particolare con Sneijder, l’olandese mostrò forti cenni di nervosismo nel primo tempo con un intervento killer sulla tibia di Gargano, il direttore di gara sorvolò sull’accaduto visto che l’attaccante nerazzuro già era ammonito.
Buona la stagione di Celi che ha mostrato qualche incertezza proprio contro il Napoli, ma anche nelle decisioni discutibili l’arbitro di Bari applica un metro di giudizio piuttosto uniforme.
Raffaele Di Guida
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