Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista ad Il Secolo XIX: “Spero di dare un grande contributo come negli ultimi anni. So bene l’età che ho, ma anche come mi alleno. Avrò fatto una ventina di ritiri. Quando ero giovane li soffrivo, ora li metabolizzo però fondamentalmente li odio. Un tempo servivano a unire il gruppo, ora ognuno sta per conto suo. Dicono che l’anno scorso io mi sia gestito, ma in realtà mi gestiva Ranieri. Fosse stato per me sarei sempre rimasto in campo. So che sono gli ultimi colpi che ho e ogni scelta è condivisa con l’allenatore. So che non posso giocarle tutte, in alcune partite è anche meglio subentrare. Studio per diventare allenatore? È capitata l’occasione di fare questo corso e mi sono detto che mi sarei portato avanti, è sempre meglio avere qualcosa in mano per quando smetterò di giocare. Non so quando, ma non credo che sia a lunga gittata… Non dico oggi che il prossimo campionato sarà l’ultimo, faremo un bilancio a metà stagione. Per stare al passo con i giovani devo riposare tanto e bene. Dormo dalle 7 alle 9 ore a notte, non sono uno che esce, preferisco stare a casa a vedere la televisione”.
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