Un punto al Franchi. Un punto solo. La striscia positiva del Napoli prosegue ma la Juve allunga nuovamente a più cinque. Un pari a Firenze di per sè e un buon risultato contro una squadra dalla media casalinga super e ottenuto in rimonta (centesimo gol in serie A di Cavani) dopo l’erroraccio di De Sanctis. Resta però il rammarico per una partita che il Napoli avrebbe potuto vincere, vista la superiorità mostrata nel secondo tempo. Gli azzurri con il passare dei minuti sono cresciuti fisicamente e i viola calati per lo sforzo dei supplementari di coppa Italia contro la Roma, c’erano quindi i presupposti per conquistare i tre punti ma al Napoli è mancato il colpo del ko. Vi è andato vicinissimo con Pandev (38′ st) e Neto si è superato ricacciando fuori la palla con una parata d’istinto, portiere viola già bravo in precedenza su un tentativo dal limite di Inler. A parte queste due occasioni, però, il Napoli non è riuscito ad essere altre volte pericoloso. Napoli che Mazzarri nel secondo tempo ha reso più offensivo inserendo Insigne dopo 24 minuti al posto dell’infortunato Gamberini, ma il secondo gol comunque non è arrivato. Però la buona condizione della squadra di Mazzarri, confermata su un campo difficile e contro un avversario molto motivato a uscire fuori dall’ultima minicrisi di risultati, consente di guardare con ottimismo al futuro a cominciare dalla trasferta di Parma contro la squadra di Donadoni, unica fin qui imbattuta in casa.
Partita molto tattica e di grande intensità: l’anticipo dell’ora di pranzo al Franchi somiglia a una sfida della Premier League e non solo per la pioggia caduta dall’inizio alla fine. Squadre corte, Mazzarri e Montella curano con grande attenzione la fase di non possesso, lo fanno bene e infatti le palle gol latitano. Hamsik non dà respiro ad Aquilani, Cavani e Pandev disturbano con il loro pressing il fraseggio palla a terra dei tre difensori viola. Behrami e Inler mordono su Borja Valero e Romulo (tutti e due gli svizzeri però vengono ben presto ammoniti) e sulle fasce si annullano le coppie Zuniga-Cuadrado e Maggio-Pasqual. Sempre attento Campagnaro su Jovetic e bravo soprattutto nell’anticipo, stessa attenzione di Gamberini e Britos su Toni. Anche la Fiorentina è attenta ad evitare le letali ripartenze degli azzurri andando a mordere subito su Pandev e Hamsik che non riescono ad innestare la velocità di Cavani. Con questo quadro la partita può sbloccarsi solo per una grande invenzione di un singolo o per un errore clamoroso. E l’errore clamoroso (32′ pt) lo commette De Sanctis che valuta male un lancio lungo da oltre la metà campo di Roncaglia, esce fuori tempo e si scontra con Britos mentre la palla scivola lentamente in gol. Una rete così ti può tagliare le gambe, bravo invece il Napoli a reagire e a pareggiare con il solito Cavani (41′ pt), implacabile di testa tra Roncaglia e Toni sul cross di Hamsik, ancora una volta uomo assist.
A inizio ripresa in campo c’è ancora sostanziale equilibrio, Behrami, già ammonito, rischia il rosso per un’entrata su Cuadrado. Mazzarri lo toglie per evitare guai peggiori e inserisce il connazionale Dzemaili. Non ci sono scompensi, il Napoli continua a muoversi bene, poi con l’inserimento di Insigne per Gamberini passa al 4-2-3-1 e aumenta il peso offensivo. Però le giocate non sono sempre quelle giuste e spesso manca lucidità nell’ultimo passaggio. Il Napoli non trova il gol del vantaggio e si allunga anche un po’, tanto è vero che nel finale rischia per qualche ripartenza viola, soprattutto sul tiro di Aquilani da ottima posizione. Finisce 1-1 con gli azzurri secondi insieme alla Lazio. Per mantenersi al passo della Juve bisogna crescere ulteriormente, fare ancora di più e aumentare il ritmo anche in trasferta. Prossima occasione a Parma.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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