Penultimo ed in piena zona retrocessione, il Catania non riesce ad invertire un trend che al momento lo condanna senza appelli. Un solo successo in dieci partite, peggior attacco, difesa perforata a ripetizione dalla Juventus, una catena di infortuni senza precedenti, ambiente in fibrillazione: con quali argomenti si può guardare con ottimismo il proseguo del campionato ? “Con la compattezza di tutti – dice il Presidente Pulvirenti – senza catastrofismi e negatività. Sono indubbiamente amareggiato, ma non preoccupato, perché il livello di questo campionato legittima le nostre possibilità di recupero. Il calcio è fatto di momenti. Nella storia abbiamo vissuto momenti difficili, anche più di questo, ma ne siamo sempre venuti fuori con la coesione di tutti, e sarà così anche questa volta. La squadra ha i valori morali e tecnici per risalire la china e ricollocarsi nella parte centrale della classifica, così come noi l’abbiamo immaginata ad inizio stagione. Ma se il gruppo non sente il sostegno della gente farà molta più fatica a ripartire”.
“SE VOGLIONO UN COLPEVOLE SONO IO L’UNICO RESPONSABILE” – Nelle ultime settimane voci su un disimpegno di Pulvirenti dal Catania si sono rincorse sul web, ma il diretto interessato si limita a sorridere. “Neanche rispondo a queste illazioni – aggiunge il massimo dirigente rossazzurro – sono concentrato sul lavoro del club che seguo quotidianamente con attenzione. Riorganizzazione societaria ? Ho sentito anche questa, ma non è il momento per fare certi discorsi, i processi eventualmente li rimandiamo alla fine del campionato. Se qualcuno vuole un colpevole se la prenda con me. Se si imputano errori al Catania sono io l’unico responsabile”. La sconfitta di Torino ha lasciato un fardello pesante, in termini di infortuni e tensioni. “Bergessio ha subito la frattura del perone a causa di un fallo di inaudita violenza, spocchioso e vigliacco da parte di Chiellini – dice Pulvirenti – commesso sul 4-0, da dietro, a centrocampo, da uno che sa che può godere dell’impunità. (Il difensore della Juve si è scusato su twitter: “Sono intervenuto sicuro di prendere il pallone, lui mi ha anticipato e purtroppo ho colpito in pieno la sua gamba. Mi dispiace davvero tanto e gli faccio il mio più grande in bocca al lupo per una pronta guarigione”. Scuse accettate poi dallo stesso Bergessio “Può succedere”, ndr). Lite con lo steward ? Un caso che non esiste. Tra il primo ed il secondo tempo ho semplicemente detto ad un inserviente dello stadio che voleva impedire a me e Cosentino l’accesso nello spogliatoio, di spostarsi e lasciarci entrare. Strano che abbia tentato di fermarci, dato che si trattava della stessa persona che ci aveva visto entrare ed uscire dallo spogliatoio poco prima della partita”.
“STIMO DE CANIO, FARA’ BENE. BERGESSIO NON E’ DETTO STIA FUORI DUE MESI” – Nonostante il cambio tecnico, da Maran a De Canio, la squadra continua a stentare e a disunirsi dopo le prime avversità. “Ho stima di De Canio, ha una metodologia di lavoro che darà certamente i suoi frutti – aggiunge il numero uno di Via Magenta – ieri l’approccio mi è piaciuto molto ed ho apprezzato la concentrazione di Gyomber e la duttilità di Keko, poi gli episodi hanno spostato l’inerzia della partita. Sullo 0-0 Bergessio tira in porta Chiellini devia ed il pallone che esce di un soffio, pochi minuti dopo tira Vidal, doppia carambola e palla che si insacca. Questo è lo specchio del nostro momento no. Ma diamo al tecnico il tempo necessario per sviluppare il suo programma e recuperare i tanti infortunati. Preparazione atletica sbagliata ? Il Prof. De Bellis non decide niente, ma segue le indicazioni dell’allenatore. Quest’anno, sin dal ritiro, abbiamo avuto degli infortuni non di natura traumatica ma muscolare, parlo di Almiron, Alvarez, Spolli, e non so se ci possa essere correlazione con il tipo di preparazione che è stata impostata. Ricorso al mercato degli svincolati ? Assolutamente no. Peruzzi è quasi pronto, e dopo la sosta del 17 novembre pensiamo di recuperare Spolli, Barrientos e Plasil. Per il rientro Bergessio non è detto che ci vogliano due mesi (è stato lo stesso argentino a quantificare i tempi dello stop su twitter, oltre a pubblicare la lastra degli esami ai quali si è sottoposto, ndr). La frattura è composta, il resto lo farà l’attaccamento alla maglia del ragazzo, che nonostante l’infortunio ieri è voluto rientrare in campo”.
“A NAPOLI CONVINTI DI POTER FARE RISULTATO” – Nel riavvolgere il film della partita disputata allo Juventus Stadium, Pulvirenti sottolinea anche le note dolenti. “Il terzo ed il quarto gol ce li siamo fatti da soli – conclude l’imprenditore etneo – e sul 2-0 abbiamo sciupato con Almiron una nitida occasione per rientrare in partita. Ma lui, così come Legrottaglie, ha una struttura fisica complessa e ci mette più tempo ad entrare in condizione. E’ un programma generale che stiamo seguendo, e riguarda il recupero del gruppo sia nella qualità degli allenamenti che nella prestazione in partita. Nessuno si sta tirando indietro. Fortunatamente il calcio ti da sempre l’occasione per il riscatto: noi sabato sera andremo al San Paolo con la ferrea convinzione di poter centrare un risultato positivo, che ci darebbe una spinta notevole per risalire
fonte: repubblica.it
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