Gli hanno scritto in tanti. Ma, soprattutto, gli hanno scritto quelli che certi ultras vedono come i «nemici», i calciatori della Roma. Florenzi ha scelto un tweet («Torna presto campione, ti sono vicino»), Destro e De Sanctis hanno preferito un messaggio privato. E poi, ieri, la lettera di Francesco Totti. Il capitano, non uno qualunque. La «voce» della squadra. E, soprattutto, il simbolo della sponda giallorossa di Roma. È per questo che il suo non è un augurio come tutti gli altri. No, è un messaggio «politico», oltre che umano. Indirizzato anche a quelli che, all’Olimpico, bollano come «colerosi» Insigne e i meridionali come lui. E a quelli che, al San Paolo, esposero lo striscione «Kevin crack» dopo che il giallorosso Strootman subì un infortunio simile a quello dell’azzurro
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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