Protti: “Napoli e Lazio le squadre più belle d’Italia. Ricordi stupendi all’ombra del Vesuvio…

Igor Protti, ex calciatore di Napoli e Lazio, è intervenuto ai microfoni di “Si Gonfia la Rete” in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sul mio anno a Napoli? Due anni prima di arrivare a Napoli ero stato capocannoniere della A. Arrivai dalla Lazio, appena arrivai m’innamorai della città e delle gente. Fu una stagione negativa e un po’ inspiegabile, c’era confusione. La sera andavo a casa con un compagno, il giorno dopo me ne ritrovavo accanto un altro. C’era molto via vai, fu un’annata poco felice per tutti. Ricordo però con piacere quella stagione in una città splendida e in una città importantissima. Gara con la Lazio di domani? Napoli e Lazio hanno mostrato il miglior calcio quest’anno, giocano entrambe e cercano sempre di proporre calcio. Hanno calciatori tecnicamente estremamente validi dalla metà campo in su, possono creare giocate importanti in qualsiasi momento della partita. Il Napoli ha il vantaggio di avere da anni una continuità importante nel lottare per i vertici della classifica. La Lazio invece fa annate buone quando parte con i riflettori spenti, mentre quando ci si aspetta una grande Lazio viene un po’ meno. Sarà una bellissima partita. Ci sono stati periodi in cui anche la Roma ha proposto un gran bel calcio. La Juventus ha un modo di arrivare al risultato un po’ diverso, con una compattezza e una mentalità diversa alle altre. Cosa significa vestire la 10 a Napoli? È qualcosa di pesantissimo, ma non credo sia stato quello che non farmi rendere al massimo. Sentivo tanto il peso di non riuscire a soddisfare una piazza del genere e piano piano andai in difficoltà. Il 10 è un numero unico, Maradona è in assoluto il più grande. A Livorno hanno ritirato la dieci in mio onore, ma ci sono tanti bambini che magari la sognano e non vedo che questo sogno lo devo togliere io. Nel caso di Maradona mi riesce difficile dire la stessa cosa, è una cosa che deve decidere lui.”