Parma – I prossimi avversari del Napoli hanno sfidato in una gara amichevole la Sampdoria. Complice la pausa per l’impegno delle Nazionali, la gara è servita sia a testare la tenuta di una squadra che ha ben figurato nelle prime uscite stagionali ma anche a rinsaldare il gemellaggio con la Genova blucerchiata; gemellaggio che dura da più di vent’anni. A Donadoni premeva testare le condizioni degli acciaccati Gobbi, Valdes e Rosi, in attesa del pieno recupero dell’ex juventino Amauri e di Biabiany, sofferente al ginocchio sinistro. Partita servita, dicevamo, a perfezionare gli automatismi di un gruppo rimasto invariato rispetto allo scorso anno: orfani di Giovinco rientrato alla base, il reparto offensivo è stato rivoluzionato con l’ingaggio di Amauri che nelle ultime due stagioni ha brillato proprio in Emilia e Belfodil, messosi in luce a Bologna nel finale di stagione; attacco completato da Pabon giovane attaccante colombiano considerato l’erede naturale di Giovinco. Centrocampo puntellato dall’inserimento del nuovo arrivato, sponda romagnola, Marco Parolo e dall’importante recupero di Jaime Valdes; l’ex giocatore di Atalanta e Sporting Lisbona ha pienamente recuperato dall’infortunio della scorsa stagione ed ha effettuato l’intera preparazione con i propri compagni. Al fischio iniziale il Parma sceso in campo si presentava con una formazione ampiamente rimaneggiata: con il solo Paletta tra i difensori titolari e terzetto completato da Benalouane e dall’ex azzurro Fideleff. In cabina di regia Musacci con Acquah e Galloppa. Con Belfodil c’era il napoletano Palladino a completare l’attacco. Primo squillo porta la firma di Musacci che con una conclusione centrale impegna Berni che preferisce rifugiarsi in angolo. Partono dal regista le azioni offensive parmigiane; ora a cercare gli inserimenti delle punte, ora a ravvivare il gioco sulle fasce. È però la Sampdoria ad avere la migliore occasione al 20’ con Tissone, abile a liberarsi di Gobbi e concludere tra le braccia di Pavarini. È ancora Musacci a cominciare un azione che si conclude con un tiro ciabattato di Acquah: troppo lezioso nell’impostazione di gioco, il centrocampo emiliano a volte appare quasi irritante ostinato a cercare le vie centrali ignorando sistematicamente i laterali Rosi e Gobbi. Tuttavia i padroni di casa passano in vantaggio al 38’ con Fideleff, bravo a girare una punizione battuta da Musacci. Nei ripiegamenti difensivi si assiste ad un riassetto tattico: a turno, Gobbi e Rosi si spostano sulla linea dei difensori trasformando la stessa a quattro; lo stesso accorgimento tattico adottato da Mazzarri nel corso delle partite. Nella ripresa gli inserimenti di Zaccardo, Parolo e Valdes vivacizzano il gioco; è l’ex campione del mondo ad andare vicino al raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Paradossalmente, l’occasione sciupata ha il contraccolpo di addormentare il match e bisogna aspettare l’82’ per assistere ad una nuova occasione firmata Artega che trova un attento Berni. Al 57’ è il momento di Morrone e dell’ex napoletano Santacroce e appunto, del talentino venezuelano Arteaga. Il copione di gioco è lo stesso del primo tempo, stavolta però è Valdes a calamitare i palloni e a dispensare assist: il funambolo cileno è il fulcro del centrocampo e motore dell’intera squadra. Positiva la prova di Belfodil: l’attaccante algerino, già autore di un gol in campionato, si è mosso bene e a dispetto dell’età, si candida ad essere un papabile titolare nella trasferta partenopea oltre che la sorpresa del campionato. Chi ambisce ad un pronto riscatto è l’attaccante blucerchiato Eder, autore del pareggio all’84’, abile a sfruttare l’errato fuorigioco di Santacroce. Tutto sommato un risultato abbastanza preventivabile. Doveva essere una festa e così è stato. Piacevole la partita nonostante ampie fasi di stasi, vivacizzata dalle giocate di Musacci e Valdes ed impreziosita dalle belle parate di Berni.
Buona la prova in difesa di Fideleff, il migliore dei suoi e ormai lontano parente di quello visto a Napoli. Complice la ritrovata serenità, è autore di una attenta partita: non disdegna giocate d’anticipo e le sortite offensive ove trova anche la gioia del gol.
Parma (3-5-2): Pavarini (46’ Bajza), Paletta (46’ Zaccardo), Benalouane (57’ Santacroce), Fideleff, Rosi (46’ Parolo), Acquah, Galloppa, Musacci (46’ Valdes), Gobbi (57’ Morrone), Palladino (57’ Arteaga) Belfodil (76’ Cocuzza) All. Donadoni.
Sampdoria (4-3-3): Berni, De Silvestri, Costa, Gastaldello, Castellini (46’ Berardi), Soriano (60’ Obiang), Tissone (60’ Maresca), Munari (46’ Renan), Eder, Pozzi, Icardi All. Ferrara
Arbitro: Sig. Romeo di Verona
Marcatori: 38’ Fideleff, 84’ Eder
A cura di Francesco Gambardella
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