Genova e Napoli sono legate dalla storia. Le radici dell’indissolubile gemellaggio, stipulato dopo la famosa partita dell’ ’82 infatti, attecchiscono agli inizi degli anni ’70, quando la città di Genova dimostrò un’incredibile sensibilità nei confronti di Napoli. I grifoni, infatti, furono l’unica società a voler ospitare gli azzurri per disputare un’amichevole di preparazione ai tempi del colera, quando Napoli e i napoletani risultavano scherniti da un’intera nazione. Un gesto di comunione fraterna che nessun napoletano potrà mai dimenticare.
Gli appassionati di questo sport in tutto il mondo dovrebbero inserire nell’elenco dei luoghi simbolici in cui recarsi e delle sfide a cui assistere un passaggio al Ferraris ed al San Paolo per le partite tra Genoa e Napoli. Il pre-partita tra i quartieri Sestri Ponente, Boccadasse e Marassi è un rito culturale in cui si consumano i valori dell’amicizia e del rispetto. Proprio a Boccadasse è possibile scovare un certo orgoglio tra i genoani perché il Boca Juniors, icona del calcio mondiale, squadra di Diego Armando Maradona, è stato fondata da genovesi emigrati in Argentina.
Le due città, per certi versi simili perchè entrambe bagnate dal mare, che hanno considerato il “porto” come uno dei principali elementi di sviluppo storico, hanno dimostrato da sempre una bellissima coesione. Quindi, proprio ora che il maltempo torna a far parlare di sè colpendo Genova, inondata da una tremenda alluvione che ha causato morti e dispersi e comportato danni inestimabili, è necessario che Napoli faccia sentire il suo apporto.
E’ ora di consolidare questo splendido rapporto, è ora che i napoletani facciano sentire la propria vicinanza in termini morali ai fratelli di Genova. La redazione di Iamnaples.it, perciò, si rivolge alla SSC Napoli invitando la stessa a devolvere parte o, magari, l’intero incasso di Napoli-Juventus alla Città di Genova in modo da agevolare la ripresa del capoluogo ligure.
A cura di Stefano D’Angelo
