Dalla grande vela dell’America’s Cup al grande tennis della Coppa Davis: sul lungomare di Napoli è diventata una piacevole abitudine assistere ad avvenimenti sportivi di spessore internazionale, con un immediato ritorno di immagine per la città. Che per la sfida da domani a domenica tra Italia e Cile per la permanenza nel World Group della Coppa Davis, il mondiale per squadre del tennis, si è «inventata» l’allestimento di un’Arena per quattromila spettatori, con vista sul mare. Anzi, sul Golfo. Uno spettacolo che in Europa può avere come termine di paragone soltanto Montecarlo e i suoi campi per il torneo Atp di primavera.
Un sogno che si è avverato in pochi mesi per uno spettacolo che a Napoli fa ritorno dopo 17 anni dall’ultima apparizione in città della Nazionale in una sfida di Coppa Davis. Seppi, Fognini, Bracciali e Bolelli sono gli azzurri scelti da capitan Barazzutti per il nuovo match con il Cile, già battuto lo scorso anno a Santiago nella sfida che ha permesso all’Italia di tornare finalmente nella serie A del tennis mondiale. Di quella formazione faceva parte anche Potito Starace, il 31enne tennista di Cervinara, già numero uno italiano, costretto stavolta a dare forfait per colpa di un infortunio che ne ha compromesso l’attività nel corso dell’estate e gli ha impedito anche di giocare gli Us Open. Sarà, naturalmente, al fianco dei suoi compagni, in attesa di rientrare nel gruppo azzurro. Una sfida infinita, quella con il Cile. Che incuriosisce proprio perché torna dopo pochi mesi per la fatalità che solo un sorteggio può offrire. Ma che non può che rimandare, ancora una volta, alla finale del 1976 a Santiago del Cile, quando la grande Italia di Panatta, Barazzutti e Bertolucci, vinse la sua unica Coppa Davis, entrando nella storia del tennis. Un successo scolpito nel cuore di quanti amano uno sport che vede Napoli da oltre un secolo in prima fila in Italia, grazie al suo Tennis Club e ai tanti circoli che ogni anno organizzano tornei, soprattutto giovanili, serbatoi naturali per la crescita del movimento tennistico nazionale. E chissà che la città scelta per ottenere la permanenza nella serie A del tennis mondiale non possa essere per l’Italia anche il trampolino di lancio verso nuovi (antichi) traguardi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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