L’Inter è il club più in difficoltà e ha chiuso il 2012-13 a -79,8 milioni. Thohir, arrivato lo scorso novembre, non potrà fare miracoli per l’esercizio 2013-14 (stimato un altro passivo di 80 milioni), ma in quelli successivi, aumentando i ricavi (in parte già successo) e abbattendo i costi e gli ammortamenti, l’attuale preoccupante situazione è destinata a migliorare. Non incoraggianti sono anche i numeri della Roma che ha chiuso il 2012-13 a -40 milioni. I soldi che la prossima stagione arriveranno dalla Champions, tra un anno daranno una bella mano. Non è certo un caso che Inter e Roma, le due società più in rosso del nostro movimento, abbiano nella tabella che pubblichiamo in pagina la percentuale più alta tra costo del personale e ricavi tv. Inevitabile per entrambi aver iniziato una cura dimagrante dei salari. Pure la Juventus è in passivo, ma rispetto a qualche anno fa ha notevolmente migliorato i suoi conti grazie allo stadio di proprietà e ai risultati del campo. Al 30 giugno 2013 il rosso bianconero era di quasi 16 milioni, quello stimato dell’esercizio 2013-14 di poco superiore ai 20 per la riduzione dei soldi arrivati dall’Uefa. E il Milan? Al 31 dicembre scorso ha peggiorato (-15,7 milioni) i numeri di 12 mesi prima (-6,8) nonostante una riduzione del 17,7% dei salari. Più o meno sullo stesso livello il passivo della Samp che a fine dello scorso anno ha chiuso a -13,4 milioni, facendo comunque passi in avanti rispetto al 31 dicembre 2012 (-38).
VIRTUOSI. L’esempio da seguire è l’Udinese che grazie alla gestione dei Pozzo riesce a chiude i propri bilanci in attivo e con tutti gli indicatori in ordine. Nei libri contabili della stagione 2012-13, per esempio, l’utile bianconero è stato di 32,2 milioni, un risultato addirittura quadruplicato rispetto a quello già buono (+8,7 milioni) dell’annata 2011-12. L’Udinese ha contenuto la spesa per gli stipendi all’83% della cifra incassata dai diritti tv e ha rifinito il suo “capolavoro” finanziario mettendo a bilancio le plusvalenze per Handanovic, Isla, Asamoah, Floro Flores, Candreva e Cuadrado, tutti talenti pescati da giovani grazie a un importante stanziamento annuale per lo scouting. Con un bilancio in attivo impossibile sorridere sul campo? Falso perché la formazione di Guidolin nel 2012-13 ha chiuso al quinto posto centrato la qualificazione ai preliminari di Europa League. Anche il Napoli è un esempio importante: De Laurentiis al 30 giugno 2013 ha registrato un attivo di 8 milioni investendo tutti i 65 milioni arrivati dalle tv per gli stipendi dei giocatori. L’Atalanta ha chiuso in parità (+10.000 euro) il bilancio dell’anno solare 2013 grazie alle plusvalenze (14,7 milioni) per le cessioni di Schelotto e Peluso. Si difendono anche il Chievo (+1,5), il Catania (+0,1) e il Cagliari che lo scorso anno era ancora di proprietà di Cellino (-1). In attivo l’ultimo bilancio noto della Fiorentina (+1,1 il 31 dicembre 2012), mentre il Genoa ha recentemente chiuso in attivo di 380.000 euro quello dell’anno solare 2013 (-14,8 milioni al 31-12-2012).
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro