A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi.
“Dobbiamo comunicare una cosa difficile: il COVID-19, una malattia stupida, può determinare gravi danni. Nella stragrande maggioranza dei casi è banale, il giovane rimane asintomatico ma contagioso e può contagiare le persone più fragili della sua famiglia. Chiusure selettive? Secondo me bisogna in questa fase poter gestire in modo proattivo e di preoccupazione gli scenari, per poter fronteggiare una situazione che potrebbe peggiorare. Quindi prepararsi al peggio cercando di gestire la situazione. Tutto questo dipenderà da noi, dal miglioramento dei tamponi al nuovo galateo che il DPCM renderà obbligo. Sarà una decisione anche politica e non solo tecnico. Ritengo però che a oggi si possa agire come è successo a Latina o La Spezia, quindi in territori specifici per situazioni particolari.
Stato d’emergenza? Credo che considerando le normali procedure organizzative e gestionali, non si abbia una velocità nel decidere e pianificare. Lo giustifico in quest’ottica. Questa patologia è banale ma dobbiamo fare in modo che non oscuri la possibilità di assistenza alle altre patologie. Nella prima ondata molte persone con patologie più gravi sono state trascurate.
Juventus-Napoli? Il protocollo era stato redatto in un momento di ottimismo. Si immaginava di stare più tranquilli, poi la realtà dà casistiche diverse. Dev’essere l’ASL a valutare complessivamente la situazione. Dobbiamo dare l’esempio e non dobbiamo eccedere nelle esigenze che non siano principalmente quelle sanitarie”.
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