La scomparsa di Davide Astori ha sconvolto tutto il mondo calcistico. Il procuratore del calciatore, Claudio Vigorelli, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport: “Faccio fatica a crederci. Sono distrutto. Un ragazzo d’oro, un ragazzo d’oro. Non posso pensare che sia tutto vero. Non ci voglio credere. Per me era come un figlio perché l’ho visto crescere, anno dopo anno, stagione dopo stagione. Lavoravo con lui da quando era nelle giovanili del Milan. Dalla Primavera, anzi dagli Allievi. Come giocatore c’è poco da dire: era il capitano della Fiorentina, da anni era in Nazionale e aveva giocato in squadre importanti. Come uomo era eccezionale, un ragazzo educatissimo che veniva da una famiglia perbene. Il padre è una persona fantastica. Perché è successo tutto questo?”.
Vigorelli continua: “Davide era uno a cui non potevi non voler bene e anche i presidenti stravedevano per lui. Cellino ne era “innamorato”, idem Giulini, ma altri loro colleghi mi dicevano che in uno spogliatoio ideale avrebbero dovuto esserci ventidue Astori per il modo che aveva di porsi con i compagni, con l’allenatore, ma anche con gli avversari. Nel corso della sua carriera ho curato tutti i suoi trasferimenti: prima quelli minori (al Pizzighettone e alla Cremonese) poi quelli al Cagliari, alla Roma e alla Fiorentina. Avrebbe chiuso lì la sua carriera perché a Firenze stava bene”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro