I suoi primi gol internazionali con la maglia del Napoli hanno un sapore tutto particolare. Dries Mertens con le sue diavolerie nell’area avversaria ha evitato l’inizio di una crisi e restituito, almeno per ora, quel sorriso che mancava. Che succede al Napoli di Benitez? Il belga dallo sguardo malizioso ha provato a chiarirlo: solo un pizzico di fortuna in più e quella cattiveria sotto porta che ci voleva per piegare l’avversario. Mertens è stato inappuntabile su cross radente di Higuain. L’aveva visto partire sulla destra e senza pensarci su due volte si è fiondato come una lepre al centro dell’area anticipando tutti e depositando in rete. Ma non era finita lì. Quel gol ha avuto l’effetto di una scossa elettrica per l’ex tamburino del PSV Eindhoven. Ha cominciato a far girare la testa con le sue serpentine la difesa avversaria. Finchè non ha inventato il secondo centro personale. Sì, perché di una invenzione si è trattata. Un’azione personalissima, una delle sue, scatto, dribbling e pallone depositato sul primo palo, proprio lì dove il portiere avversario giammai sarebbe potuto arrivare. Una doppietta, la sua, salutata come una liberazione da tutti. E’ diventato l’attaccante dai gol importanti, eppure sta soltanto da un anno a Napoli. Suo un gol alla Fiorentina nella finale di Coppa Italia all’Olimpico, sua la doppietta al Verona a chiusura dello scorso campionato, suoi i due gol di ieri sera che hanno riacceso le speranze dei tifosi partenopei. Meritati gli abbracci dei compagni ed i complimenti di Benitez. Dries, mandato in campo al posto di Insigne, aveva cambiato indirizzo ad una gara che si stava mettendo male. Con il suo dinamismo sulla fascia sinistra, e non solo, aveva ridato alla squadra quel brio che le era mancata con il Chievo Verona ed anche con l’Athletic Bilbao. Gli è bastato trovare l’esplosività di un tempo, il passo giusto ed ecco il bomber, soprattutto internazionale, che il Napoli era riuscito a soffiare alla concorrenza lo scorso anno.
Fa niente se ora Benitez va in difficoltà nelle scelte e gli tocca far stare al palo Insigne. Verrà anche il suo momento. E così come Mertens non ha mai mugugnato per qualche gara in panchina, così anche lo scugnizzo di Frattamaggiore saprà aspettare il suo turno. Intanto il Napoli ha trovato il riferimento offensivo che gli mancava. Mertens è garanzia di cambio di passo in corsa, garanzia di pericolosità sull’out sinistro, garanzia di mira sotto porta. Ora il belga, dopo il bel Mondiale disputato in Brasile (un gol all’Algeria) e la doppietta nella notte con lo Sparta Praga, sogna il bis in campionato. E’ pronto per Udine perché uno come lui non ha bisogno di riposare con il fisico che si ritrova. E con Higuain e Callejon s’intende a meraviglia. «Sono felice», ripeteva ieri sera mentre correva incontro alla sua compagna, entrambi innamorati di Napoli e del Napoli.
Fonte: Corriere dello sport
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