Cerca
Close this search box.

PRIMAVERA- Razzismo, ci risiamo. Trigoria si macchia di odio e ignoranza

Dagli Stadi più frequentati ai campi delle giovanili un morbo s'insinua prepotente. L'amarezza è all'ordine del giorno

Che la mamma dei cretini sia sempre in “dolce” (e usiamo un eufemismo) attesa e che i suoi numerosi parti subiscano variabili diacroniche e diafasiche manco la più parlata delle lingue al mondo, è un amaro dato di fatto. Purtroppo, però, incontrare lungo la propria strada uno o più dei suoi “figli” risulta essere sempre seccante e quindi l’amarezza aumenta. E’ quanto accaduto quest’oggi in quel di Trigoria, durante la gara tra Roma e Napoli, valevole per la prima di ritorno del campionato Primavera e conclusasi sul risultato di 0-0. Ma qui il gioco del calcio c’entra poco. Come un ospite speciale che si fa attendere ad una serata di gala, uno sparuto gruppo di tifosi giallorossi “organizzati”, ha preso parte alla visione del match intorno al 20′, e fin qui, tutto normale, regolare.  Regolari anche i cori proposti dai capi, dalla Roma Caput Mundi, al sostegno all’undici in campo. Dopo il riscaldamento delle corde vocali, però, i supporters, o presunti tali, hanno iniziato a schernire il popolo e la Città della Dea Partenope con cori e istigazioni degne delle peggiori sfide delle Prime Squadre. Ahinoi, è un dato di fatto, anche il calcio dei giovani, delle stelle di domani, è macchiato, sporcato da gente che, col pallone, non ha nulla a che vedere. Una Napoli decimata dal colera, un Vesuvio in eruzione-pulente ( non osiamo immaginare come facciano il bucato questi simpatici igienisti) o un “Devi Morire!” ad Allegra che subisce le cure dello staff medico, fanno più male di tutti gli striscioni esposti nei più grandi e popolosi Stadi d’Italia. Chi affermava che il calcio fosse un pesce che puzza dalla testa ha avuto ragione: l’ignoranza è un male sempre più radicato e sempre meno combattuto. Che tutti possano avere una vita frustrata e frustante, al giorno d’oggi, con la crisi che corre (cerchiamo una giustificazione a questo scempio) è un dato di fatto ma che le proprie frustrazioni possano diventare oggetto di odio e razzismo durante una gara di ragazzi nati tra il 1993 ed il ’96, beh, è un escamotage molto meschino. Onore a chi, anche con l’indifferenza e la signorilità (vedi i genitori degli azzurri scesi oggi in campo) combatte queste forme di stupidità.  Onore allo stesso Emanuele Allegra che, come una cascata su un fuoco, dà l’esempio e risponde ai cori dei facinorosi con un gesto di grande fair play (l’abbraccio a Frediani dopo aver subito un brutto fallo); ma tanto, tanto disonore a chi, quotidianamente, contribuisce all’ allontanamento delle frange più pure dal gioco più bello del mondo con la sua violenza, verbale e non. L’odio si combatte con la cultura e in ambienti come questo servirebbe come e più del pane. Per la serie “lasciatemi guardare la partita”.

Dal nostro inviato a Trigoria Mirko Panico
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.