Due gol, un assist e una promessa: arrivare in “prima”. Lorenzo e Roberto Insigne, ossia il futuro del Napoli. Il primo, scalpitante, è pronto per giocare in massima serie. Il secondo studia da grande, prendendo per mano la Primavera nella classica contro una Roma alla fine annichilita ed ammirata da tanto potenziale. Il nuovo corso giallorosso asfaltato al primo esame da un mancino puro, letale ed implacabile negli ultimi sedici metri tanto da far divertire anche il direttore sportivo azzurro Bigon. E’ bastato meno di un tempo all’esterno tuttofare per lasciare un’impronta indelebile nell’esordio stagionale.
Un rigore realizzato con freddezza e un’azione solitaria concretizzata in grande stile per bruciare le tappe di una carriera appena cominciata. «Insigne? Preferisco parlare del gruppo», dribbla così il tormentone Giampaolo Saurini chiamato per il dopo-Sormani (volato al Watford di Pozzo e Zola). Roma, invece, con tanti volti nuovi e colpita al 27′ da Insigne glaciale sul rigore causato da Lucca. Fa tutto l’enfant prodige. Recupera palla a centrocampo, si libera di due avversari prima di beffare il portiere con rara precisione.
Napoli-Roma 3-0
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro