NAPOLI – Lacrime di gioia e poi la pioggia. Per carità, nulla a che vedere con questioni “meteo”, visto che gli azzurrini hanno fatto l’impresa sotto un cielo che più azzurro non si poteva. Forse un presagio, chissà, fatto sta che il colore azzurro mercoledì 11 è stato quello di gran lunga predominante. Ancor prima delle lacrime e della pioggia anche incredulità, ma durata giusto un attimo, poiché gli scugnizzi di Saurini hanno demolito l’Arsenal “spauracchio” (come la prima squadra) meritando appieno il passaggio di turno. Il 2-1 (gol di Rubino e Tutino) rifilato agli inglesini ha di fatto aperto la porta degli ottavi ad eliminazione diretta nella Youth League per under 19. Una vera e propria Champions in scala ridotta, di nuovo conio e con le e stesse modalità di quella riservata alle prime squadre. E non toglie nulla all’impresa il fatto che il Marsiglia abbia prevalso di goleada sul Borussia Dortmund, eliminandolo.
LACRIME – Quelle liberatorie, a cominciare dal tecnico Giampaolo Saurini, che non aveva mai smesso di crederci. Mai lanciato segnali di resa. «Passare il turno in questo girone sarebbe un’impresa, ma noi lotteremo con tutte le nostre forze» ecco cosa ripeteva dopo ogni match. Per poi correre a centrocampo commosso, col volto fra le mani, subito dopo l’incredibile passaggio alla fase successiva. Circondato dall’esultanza dei suoi ragazzi, splendidi protagonisti in campo, anche se la formazione era largamente rimaneggiata per diversi infortuni e squalifiche. Cosa che fa salire ancor più il tenore dell’impresa.
PIOGGIA – Naturalmente quella scrosciante ma fatta di tweet, sms e quant’altro, subito dopo lo storico risultato. Quella dei complimenti, elogi, apprezzamenti: «E’ arrivata anche una mail da parte del club Italia firmata da Arrigo Sacchi. Un riconoscimento che vale un tesoro e che giro ai miei ragazzi». Ma, al coordinatore delle nazionali giovanili, se ne sono aggiunti altri: da vari tecnici allo stesso Benitez, che segue sempre con un occhio particolare la Primavera. «Veramente non ci credo ancora in tutto e per tutto e nemmeno voglio farlo. Perché oggi c’è la Roma e non ho nessuna intenzione di creare un senso di rilassamento, in me e fra i miei. Mi piace solo pensare, per adesso, che il nostro lavoro ha pagato molto bene. Questa competizione ha un valore inestimabile dal punto di vista dell’esperienza, del confronto diretto con realtà calcistiche di peso enorme, che prima intravedevamo solo sui media».
DEDICATO – Amichevole con dedica, quella che si dovrebbe tenere a Pozzuoli all’inizio del 2014, durante la sosta che si protrarrà sino al 18 gennaio. La Primavera tornerà in campo con l’Avellino (prima squadra) affinché non si perda il ricordo di quel giorno maledetto, quello che si portò via 39 vite il 28 luglio scorso. Il pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, fra Monteforte Irpino e Baiano. «E’ un modo per stare vicini ai familiari delle vittime di quel pauroso incidente che vorremmo commemorare semplicemente. Con una sana giornata di sport».
LA FESTA – Certo, stride un po’ con quanto appena scritto, ma verrà il tempo (giusto) anche per quelli. «Non mi va che proprio adesso ci si abbandoni a festeggiamenti che potrebbero alterare la tensione. Ce ne sono stati anche in anticipo: festa grande negli spogliatoi, dopo la partita. Spero che i ragazzi non abbiano ecceduto poi in quelli con amici e parenti, perché li voglio pronti per oggi. C’è la terza in classifica ad attenderci, la cui forza è ben risaputa, e tra l’altro noi continuiamo a combattere con le emergenze. Se ne riparlerà la settimana prossima: ho promesso di portare tutti a cena, dai ragazzi allo staff intero»
