Nicolò Frustalupi, allenatore del Napoli Primavera, ha parlato dopo la sconfitta contro il Verona per 1-3:
Il problema gol – “L’unico dato che è più importante nel calcio è fare gol e non subirne, il problema principale è l’attacco. Purtroppo se costruiamo 6-7 palle e gol e segniamo solo al 93′, vuol dire che dobbiamo migliorare. Anche un po’ di sfortuna oggi, i ragazzi erano anche partiti bene, è stato il gol su angolo che ci ha un po’ buttato giù. Quell’errore individuale e loro hanno giocatori importanti come Bragantini e gli altri, hanno subito chiuso col 0-2. La squadra in campo è stata benissimo, abbiamo fatto sempre la partita noi tranne i primi 10′. Abbiamo sempre avuto il pallino del gioco costruendo azioni e occasioni, ci è mancato solo il gol che è la parte fondamentale del calcio. I ragazzi saranno più precisi la prossima volta, devo solo fargli i complimenti, il Verona è una squadra importante anche se è in fondo alla classifica. Non più tardi di una settimana fa ha fatto cinque gol alla Roma. Parliamo di una squadra forte”.
La voglia di non mollare – “La squadra quest’anno penso che a parte un paio di partite, con la Roma e con l’Inter, è stata sempre benissimo in campo. Anzi ultimamente devo dire che con padronanza ha fatto sempre le scelte giuste, i ragazzi hanno imparato bene questo sistema, lo interpretano bene. Ci manca il gol (ride, ndr). Abbiamo segnato su qualche schema, anche oggi ci abbiamo provato, stavolta ci è andata male, siamo stati meno precisi. Però insomma con l’Udinese di gol ne abbiamo fatti due, diciamo che oggi la palla non voleva entrare. C’è poco da dire”:
Le due punte – “Può essere una soluzione da provare prima, stavo pensando di mettere Pesce subito. Dopo un quarto d’ora ho preferito mettere Koffi perché vedevo che qui a sinistra Enrico non riusciva a fare le solite azioni e quindi ho provato prima a mettere lui. Più che altro non volevo togliere Sahli da centravanti, perché vedevo che stava andando bene e infatti poi ha segnato. Mettere Pesce prima era una possibilità, essendo molto schiacciati, lui è uno d’area di rigore. In effetti potevo farla 10′ prima quella sostituzione. Il fatto di avere tre step ho preferito fare in un altro modo. Anche se poi quando ci siamo messi a quattro, non abbiamo giocato come col sistema iniziale. Quindi con due punte abbiamo giocato anche a Udine: il sistema è sempre lo stesso. Antonio può giocare benissimo dall’inizio o entrare prima, col Torino ha fatto bene, ci sono ancora tante partite e sappiamo che dovremo lottare fino alla fine e i ragazzi sono coscienti di lottare e fare il massimo come stanno facendo”.
Doppio play, Alastuey-Iaccarino – “Si può fare, sapevo che il Verona è una squadra molto fisica e ho puntato sul palleggio, per questo li ho fatti giocare entrambi. In effetti lo abbiamo sempre avuto noi, Gennaro anche giocando un po’ più avanti si è fatto sempre vedere coi tempi giusti. Cercavo di fare degli inserimenti con Spavone e Gioielli insieme a Sahli. Credo che la cosa sia venuta bene, ci è mancato solo di far gol. Quando giochi contro le difese a cinque come il Verona, è più difficile costruire e invece ci siamo riusciti. Penso che Jorge e Iaccarino possano giocare insieme, sono importanti per noi e bisogna cercare di farli giocare insieme. Era una possibile soluzione, si può provare anche con altri. Tanto le partite sono ancora sei. Mi sa che Gennaro è squalificato alla prossima”.
Classifica e rivali – “Devo pensare al Napoli e cercare di fare più punti possibili, è chiaro che quest’anno sembra che la classifica è incredibilmente alta. Normalmente a sei giornate dalla fine con 31 punti come noi sarebbe un buon punteggio per salvarsi. Invece vedo che siamo ancora dentro ai playout. La quota è ancora più alta dell’anno scorso, il campionato è equilibrato, le partite sono difficili. DEgli altri non so chi sarà dentro o fuori ai playout. Noi dobbiamo fare partita per partita più punti possibili e poi vedremo a maggio chi ci andrà dentro. Speriamo non noi”.
Su Marchisano – “Lo abbiamo aspettato, ci puntavamo, ha fatto fatica a trovare la condizione. E’ un ruolo che ha bisogno di condizione fisica ottima per fare tutta la fascia. E’ un ragazzo che in fase offensiva è molto bravo, finalmente ha fatto gol con l’Udinese. Lo aspettavamo, in questo sistema gli esterni devono arrivare alla conclusione e al cross spesso, c’è riuscito poco quest’anno. Dei singoli non mi piace tanto parlare, credo che debba migliorare nella fase di non possesso, quando la palla ce l’hanno gli altri: nelle diagonali, nelle chiusure, rinforzarsi fisicamente. Lui lo sa che per giocare ad alti livelli bisogna avere delle doti fisiche importanti. Deve lavorare e chiaramente gli infortuni lo hanno rallentato. Speriamo che in questo finale di stagione stia sempre meglio”.
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