Una Fiorentina nettamente superiore ha la meglio su un Napoli competitivo solo per 30′ di gioco. A dire il vero, ad inizio gara, sono proprio gli azzurri a sfiorare con più veemenza la via della rete ma, l’ingenuità di Anastasio prima e il maggior tasso tecnico ed atletico degli avversari poi, condannano i ragazzi di Saurini (orfani di Genny Tutino, infortunato) ad un impietoso 3-0. Ecco le pagelle di IamNaples.it:
Contini 5.5: Non può nulla sui gol viola, per il resto è abbastanza sereno e sicuro sia tra i pali che in uscita. Sul 3-0 dribbla un avversario nella sua area: gli è andata bene ma rischi del genere, che potevano sgorgare nell’imbarazzante poker, sono da eliminare dall’agenda personale. In occasione del rigore dell’1-0, però, sbaglia il rinvio consegnando palla ai viola e da lì inizia l’azione di Peralta che s’incunea in area per guadagnare il penalty.
Guardiglio 5.5: Centellina al minimo sindacale le sgroppate sull’out destro, preoccupandosi in primis di coprire la sua zona ed esporla il meno possibile alle scorribande viola. In difficoltà di passo contro gli esterni di Semplici, riesce spesso a colmare il gap con grande caparbietà.
Lasicki 6.5: Il migliore della difesa azzurra, riesce spesso ad avere la meglio sul centravanti viola Gondo, che spesso è costretto ad arretrare il suo raggio d’azione per entrare nel vivo della manovra. Sempre astuto in anticipo, sbaglia però sovente in fase di impostazione.
Girardi 5.5: Duttile ed incline al sacrificio, paga oggi dazio con un’offensiva viola seconda a poche in quanto a tecnica, rapidità e fisicità. Meno pulito negli interventi rispetto a Lasicki, come il capitano polacco sbaglia molto in impostazione.
Anastasio 5: Quando spinge, niente male. In fase di non possesso, però, commette due errori grandi quanto una casa: prima atterra Peralta in area dopo un’opposizione fantasma al dribbling del talento argentino, poi lascia passare Venuti per il cross del 2-0 di Gondo. Un peccato, perché all’inizio pareva molto volenteroso.
Radosevic 5.5: Dovrebbe fare il bello ed il cattivo tempo, si limita invece ad un giro palla a volte troppo banale e scontato. La sua prima frazione di gara, come quella di un po’ tutta la squadra, è positiva specie dal punto di vista del ritmo. Nella ripresa, però, non dà i tempi e ciabatta un paio di palloni non da lui.
G. De Simone 5: Lascia spesso al più esperto compagno di reparto gli oneri della manovra, preoccupandosi in primis di mettere le cosiddette pezze pressando i ‘colleghi’ viola. A lungo andare si isola dal gioco ed altresì perde in lucidità, sprecando i pochi palloni che tocca. Dall’85’ F. De Simone sv.
Lombardi 5: Il feeling con Guardiglio sull’out destro è ai minimi storici, vita facile per le ali fiorentine. Nella ripresa, in pratica, non scende in campo. Dal 74′ De Iorio sv.
Romano 5: Gara incolore di uno dei più promettenti giocatori dell’organico a disposizione di Saurini. Galleggia sulla trequarti, prezioso alla manovra azzurra solo nei primi 20′: col passare del tempo, infatti, il “10” azzurro si spegne letteralmente, fino a lasciare il campo a Gaetano ad inizio ripresa. Dal 52′ Gaetano 6: 40′ circa conditi da una discreta intraprendenza, entra però nel momento peggiore dei suoi e, da solo, non può cambiare le sorti di un match che, all’inizio, pareva più che aperto.
Bifulco 5.5: Uno dei più propositivi della prima mezz’ora, finisce col trotterellare sull’out mancino senza particolari pretese. Si dice che chi bene inizia sia a metà dell’opera: ma l’opera va terminata, non lasciata colpevolmente incompiuta.
Rubino 6: Spesso impreciso nel primo controllo e poco lucido in quanto a sponde e gioco corale, è comunque uno dei più propositivi. Ha almeno due occasioni per sbloccare il match e guadagna, nel primo tempo, gli applausi del “Buozzi” per un tiro dalla distanza. Termina la gara con la proverbiale maglia intrisa di sudore, ma per essere decisivo ha bisogno di un pizzico di freddezza in più.
All. Saurini 5.5: Senza Tutino infortunato chiede ai suoi la reazione dopo l’impietoso ko interno col Trapani. Viene ascoltato ma, col passare dei minuti, la maggior qualità della rosa fiorentina prende il sopravvento. A fine gara si dice soddisfatto della gara dei suoi e questo la dice lunga sui loro valori.
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