Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha rilasciato un’intervista a Telenord:
“Il contratto di Perinetti sarà triennale: non potevo portarlo prima perché la cessione societaria va in conflitto con atti di questo tipo, il proprietario subentrante lo avrebbe poi licenziato per mettere una figura di suo affidamento. Credo che lavorerà per noi già da lunedì 9 ottobre.
La mia stanchezza è mentale: questa società mi dà grandi soddisfazione, ma a volte delusioni che ora non riesco più a sopportare. Penso alle varie ingiustizie del sistema, non capisco poi tutto questo accanimento: ormai però sono temprato, ma gli insulti alla famiglia mi hanno fatto male“.
La cessione del club? Oltre a Sri Group ci sono altre alternative, sono convinto che prima o poi qualcosa succederà“.
La società resta in vendita. La trattativa con Sri Group mi ha distratto e reso nervoso: continuiamo a essere in contatto con loro, però ammetto che è finita male. Non c’erano i presupposti per concludere.
É il peggior momento da quando sono presidente, un momento che mi fa riflettere.
La squadra? C’è un pizzico di sfortuna, un pò d’inesperienza di Juric e un grave errore arbitrale. Sul piano del gioco questo Genoa non ha convinto, la squadra però è in crescita e con piccole modifiche porteremo la nave in porto.
Siamo psicologicamente preoccupati perché all’orizzonte ci sono quattro partite difficili. Supereremo questo momento, ne sono certo.
Juric? Ha delle idee di gioco, lavora tantissimo sul campo e lo reputo una persona intelligente, capace d’imparare dagli errori: è vivo e seguito dalla squadra, non serviva cambiare tanto per fare esperimenti.
L’ACG nominerà tre genoani (rappresentanti della Gradinata Nord, Sud e Distinti) capaci di esaminare un bilancio: entreranno nel consiglio d’amministrazione e saranno partecipi della vita societaria. Trasparenza per tutti, voglio vedere chi si azzarderà ancora a dire che faccio soldi alle spalle del Genoa.
Stiamo cercando un advisor per vendere il Genoa, lo ufficializzeremo la prossima settimana: ha già lavorato con noi in passato, è stato rapido e positivo. Costruiremo anche un data room per organizzare i conti.
Gli stipendi? Sono regolarmente pagati, Gallazzi ha valutato i nostri debiti in 85 milioni di euro, sono troppi: me li pagherò tutti io”.
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