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Preziosi: «Per il Napoli ho pianto due volte. Gilardino in azzurro? Forse, poi prendo io Hamsik»

«Per il Napoli ho pianto: la prima volta quando Carnevale realizzò il gol contro la Fiorentina che nel 1987 fece vincere agli azzurri il primo scudetto e la seconda nel 2003…». Enrico Preziosi è il re dei giocattoli ed è un grande tifoso del Napoli. Non lo ha mai nascosto neppure ai tifosi del Genoa, di cui è presidente. Che qualche votal gli rimproverano un po’ di cose, ma mai quello di essere un fans degli azzurri. «Ma domani al San Paolo non vengo: perché sarò pure tifoso degli azzurri, ma ormai lo sono molto di più del Genoa. E non mi va di soffrire».

Undici anni fa, proprio di questi tempi, fu a un passo da divenire il presidente del Napoli.
«È così. Con Naldi eravamo d’accordo su tutto, persino sulla cifra che avremmo dovuto dilazionare in qualche rata. Poi cambiò idea: era convinto di potercela fare da solo».

E fu la seconda volta che pianse per il Napoli?
«Ci rimasi molto male. Ora non so se piansi… Ero convinto di avercela fatta e di averlo salvato perché all’epoca servivano risorse fresche perché la situazione non era buona. Mica come adesso che c’è De Laurentiis…».

Un po’ lo invidia?
«No. Perché il Genoa adesso è un pezzo di me e non si può mettere indietro l’orologio. Grazie a Gasperini vivo anche un finale di stagione finalmente rilassante. Gli ultimi due anni non sono stati semplici per me».

Ce l’ha con il Napoli per il dietrofront con Antonelli?
«Fa parte dei giochi di mercato. Finché non si firma tutti hanno la facoltà di cambiare idea. Poi magari facciamo qualche altro affare questa estate».

Gilardino?
«Chi lo sa! Magari prendo io Hamsik che mi fa impazzire».

Vede, un po’ invidia De Laurentiis allora?
«Ha una rosa di giocatori fantastici, tutti campioni. Però deve fare ancora qualcosa per poter arrivare al livello della Juventus. In difesa non è al livello dei bianconeri, mentre in attacco è strabiliante».

Non è che vincere al Sud è oggettivamente più complicato?
«Un po’ è vero. Però quando il Napoli, negli anni ’80 aveva la squadra più forte e il giocatore più forte al mondo, gli scudetti li vinceva. Ecco, in questo momento è evidente che la Juventus sia più forte di tutte».

La scelta di Benitez?
«Sotto il suo punto di vista, De Laurentiis ha fatto bene a prenderlo. Io amo però i tecnici italiani: D’altronde io ho in panchina il Benitez italiano».

Domani come finisce?
«Penso che vinca il Napoli, ahimé. Sono tifoso degli azzurri ma tranne quando giocano con il mio Genoa. E per questo non vengo… non mi va di veder soffrire i miei».

Fonte: Il Mattino

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