Il giorno dopo Roma-Genoa, il presidente dei rossoblu Enrico Preziosi ha parlato durante Radio Anch’io lo sport, su Radio RAI, ed è apparso visibilmente contrariato per il mancato rigore assegnato al Genoa: “Il VAR non è un problema, il problema è il suo utilizzo. E’ nata per evitare episodi clamorosi, se si continua a far decidere l’occhio umano, non cambia niente. Non è di nessun aiuto. Ci sono voluti quattro minuti per vedere un centimetro in più di un nostro giocatore per annullarlo. Poi su un rigore clamoroso, l’arbitro si è tirato indietro e non è andato a vedere niente. Mi vengono cattivi pensieri e basta. A me interessa che la partita la potevamo vincere e invece l’abbiamo persa. Non possiamo perdere punti perché un arbitro si rifiuta di usare il VAR. Mi deve spiegare il perché di questa decisione. Il VAR va regolarizzato. Il capitano dovrebbe avere il diritto di ottenere una verifica, ne va anche della tranquillità della gara. Perché hanno sospeso per quattro minuti per un fuorigioco di un centimetro e non trenta secondi per un rigore? Non mi pare sia fatto a caso. C’era un clima di contestazione e in questo modo hanno mandato a casa tutti felici e contenti a danno del Genoa. Noi abbiamo lasciato almeno un punto sul campo. L’arbitro ha il dovere di consultarsi col VAR, perché in quel caso avrebbe fischiato sicuramente il calcio di rigore. L’uomo è soggetto a sbagliare, ma davanti all’utilizzo differente del VAR nella stessa partita, io non posso altro che sospettare che la scelta venga fatta ad hoc. Si è rifiutato di consultare il video con il VAR e non è intervenuto. Sono in malafede. Io a 70 anni voglio sentirmi libero di dire ciò che penso e in quell’episodio c’è stata solo tantissima malafede con un arbitro che si è rifiutato di guardare il video davanti a un errore evidente. Bisogna capire quali sono i motivi. Di Bello non dovrebbe arbitrare più“.
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