BERLINO – Anche negli anni dei due trionfi consecutivi in Bundesliga, i giganti di Dortmund non erano partiti così forte. Oggi, in casa contro l’Amburgo (a -8 dal Borussia) nel mirino di Jurgen Klopp c’è la quinta vittoria consecutiva, per restare in testa a punteggio pieno a +2 sul Bayern.
La lunga parentesi delle qualificazioni mondiali gli ha portato via quasi tutta la squadra, ma il servizio per la patria non ha causato infortuni seri. Il polacco Lewandowski e il tedesco Reus hanno abbandonato Polonia e Germania dopo la prima partita delle loro Nazionali e sono tornati a Dortmund, per un’infiammazione al ginocchio e per una gastroenterite. Nel frattempo sono guariti e non sono più in dubbio per l’odierna prova generale in vista del Napoli. Un margine d’incertezza rimane solo per la freccia destra Blaszczykowski che martedì a San Marino ha riportato una distorsione al ginocchio. Se il polacco questa sera non ce la facesse, è pronto il fulmine franco-gabonese Aubameyang, meno difensivo, ma micidiale nelle ripartenze.
POLEMICA CON NAPOLI – I borussiani al San Paolo saranno solo un paio di migliaia. Pochi per un club che solitamente si porta appresso diecimila tifosi in Italia. « E’ la prima partita e non c’ è stato tempo per organizzare bene questa trasferta piuttosto disagiata – spiegava ieri Jens Volke, incaricato borussiano per i tifosi al seguito – E’ un viaggio molto costoso e complicato, per la mancanza di voli low cost da Dortmund a Napoli. Quelli di linea sono pochi e costano parecchio». Conclusione: finora è stato fissato un solo volo charter per 180 persone.
CONTROLLI ECCESSIVI – Molti tifosi dovranno arrangiarsi con atterraggi a Roma, Pescara, Bari e Lamezia Terme, con proseguimento in treno per Napoli. « Ha raffreddato la voglia di partire anche il divieto dei tamburi e dei megafoni al San Paolo, che non ci erano stati proibiti nella finale Champions a Wembley – fa notare Volke dispiaciuto – E poi la faccenda dei biglietti con nome e cognome del tifoso. Impensabile da noi un controllo simile. Peccato, perché Napoli era molto attraente».
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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