Nel corso della conferenza stampa circa la situazione di Floro Flores, come riferiscono i canali ufficiali del club, è intervenuto anche il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino, che ha parlato anche del problema legato alle strutture con le quali deve confrontarsi la squadra: “Ci si sofferma sempre sul risultato per criticare in maniera positiva o negativa in base a quello che è stato l’esito della gara, ma non si analizzano i problemi con cui dobbiamo fare i conti. Con la mancanza di strutture che ci costringe a girare per l’intera provincia: abbiamo nove squadre, tutte costrette a vagare. Ogni campo a cui ti avvicini, su cui c’è un sintetico, ci sono più scuole calcio che svolgono attività. E una squadra professionistica come la Casertana si deve adattare agli orari disponibili”.
E sulla questione stadio: “La scorsa estate andai dal sindaco dicendogli di voler andare via. Perché purtroppo non potevo andare avanti senza uno stadio all’altezza, strutture per gli allenamenti e nessuna prospettiva. L’unica certezza è che ogni mese devo mettere mano alla tasca. E non faccio certo l’imprenditore. Perché qui non si tratta di investire, ma di buttare soldi. Faccio il tifoso. E il tifoso quando perde non vuole sentir parlare di calcio per giorni. Figuratevi io. Stavo, però, portando avanti il discorso stadio. Unico modo per dare una vera svolta. Caserta è una piazza importante. Siamo un milione di abitanti in tutta la provincia. I numeri stanno tutti dalla nostra parte. Esistono due campionati: quello “a partecipare” e quello “a vincere”. Purtroppo a oggi noi non abbiamo i presupposti per far parte di questo secondo tipo di torneo. Perché, mettiamo il caso andassimo in B, la stagione successiva retrocederemmo subito. Non avendo strutture. Un campionato “a partecipare”, per completare giusto il girone, non compete a questa maglia. Spero che lo stadio nuovo si faccia. C’ho messo di tutto per fare in modo che accada. A metà novembre presenteremo al Comune il progetto definitivo. Entro inizio dicembre lo presenteremo pubblicamente, illustrandone tutti i dettagli. Non aspetto niente. Vi diremo presto quale sarà l’appuntamento. Solo costruendo il nuovo stadio la società ha motivo di esistere. Questa non è una piazza in cui si deve vivacchiare. O ci siamo, o non ci siamo. A me non piace partecipare. Per natura. Non ho nessuno interesse a stare qui tanto per. O si svolta, o vado via. Ma penso che si svolti! Ci sono tutte le componenti giuste per farlo. Il sindaco? E’ entusiasta. La sta vivendo da tifoso. A prescindere dal rapporto che si è creato in questi mesi, anche lui ha a cuore questo progetto. Sa che sarebbe importante per la città. Siamo stati da lui con una delegazione di professionisti ed ha potuto toccare con mano un progetto serio e persone competenti. La prima pietra sarà per la Curva. Di almeno 6.000 posti. Subito! I tecnici si stanno confrontando giornalmente con gli uffici comunali. Quando presenteremo il progetto, sarà quello definitivo. Condiviso con il Comune. Poi bisognerà aspettare i tempi della burocrazia. Se va tutto bene, ad aprile dovrebbe essere pronto tutto. I lavori saranno fatti settore per settore. E non credo avremmo problemi a giocare al Pinto. Per questo motivo ci impiegheremo qualche mesetto in più. Ma la Casertana deve giocare a Caserta”.
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