Il Napoli schizza su ogni pallone, è in anticipo sugli avversari. Ha una diversa intensità rispetto al passato. Niente a che vedere con il «sin prisa sin pausa» dell’epoca Benitez, la squadra da due settimane va a mille. C’entra e tanto il discorso della preparazione atletica, della benzina assorbita dai muscoli dei calciatori prima attraverso duri carichi e poi con un lavoro finalizzato alla resistenza e alla velocità. Sinatti, che gestisce il lavoro atletico degli azzurri, è il collaboratore al quale Sarri si affida per migliorarne la condizione fisica. Statistiche alla mano, oggi il Napoli è la squadra che corre di più e macina un numero di chilometri maggiore rispetto alle concorrenti. «Gli azzurri attraversano un momento di forma straordinario ma conoscendo lo staff di Sarri la cosa non mi stupisce per niente»: parla Ferretto Ferretti, docente a Coverciano di «Metodologie di allenamento per allenatori e preparatori atletici» dello sport. Ha esaminato lo scorso anno Sinatti. «Sostenne un esame, brillantemente superato, basato sugli studi della fase difensiva e suoi movimenti ripresi dall’abituale drone. Conosciamo bene i metodi di lavoro di Sarri e del suo staff, talmente bene che ho accompagnato una commissione studi dell’Uefa a Empoli per valutare i modi di allenare la squadra». Insomma, Sarri lo studiano in Europa. Ferretti, che in passato ha lavorato anche nel Napoli, giudica non eccessiva ma tempestiva la velocità di gioco della squadra. «Non c’è da preoccuparsi, i tempi sono cambiati. Prima si impostava la preparazione per coglierne i frutti in primavera, adesso è tutto diverso. Come arrivi in primavera, se ci arrivi? E con le Coppe come fai? Sarri fa lavorare molto in ritiro, forse anche per questo le gambe erano pesanti nelle prime gare. Ma poi deve venir fuori la velocità perché settembre è il mese delle Coppe e perché quando sei in una piazza nuova non puoi permetterti di non fare risultato troppo a lungo». L’ideale, ovviamente, sarebbe mantenere questo ritmo il più a lungo possibile. Spiega Ferretti: «Non puoi andare sempre al cento per cento. Il segreto è rendere al 75-80 per cento tutto l’anno, e saper gestire i momenti di difficoltà che sono dovuti allo stress e ai troppi impegni ravvicinati. La preparazione è come il mangiare: devi curarla giorno per giorno e dare al tuo corpo quello di cui ha bisogno”. Ritmo elevato da abbinare alle qualità dei singoli, sarebbe questa la ricetta non tanto segreta di Sarri alla faccia di tutti quelli che in passato hanno malignato sulla condizione sempre smagliante dell’Empoli, quasi sospetta. «Ma quali dubbi…La forza del lavoro dello staff di Sarri sta nella sua semplicità. Conosco e apprezzo Sinatti, è giovane e ha idee molto chiare, questa è la cosa bella del Napoli: lavora bene e semplicemente, non c’è niente di nuovo o di strano nelle sue metodologie. Però quando gira, questa squadra sembra una macchina da guerra». La qualità del materiale umano fa il resto, giusto?«Esatto. Per giocare alla sua maniera, Sarri ha bisogno di determinati movimenti in campo. Per far scorrere perfettamente le linee, occorre garantire ai giocatori una specifica preparazione atletica. Lui chiede e Sinatti gli apparecchia la tavola: semplice no?».
Fonte: Il Mattino
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