Claudio Raimondi di Premium Sport è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Fiorentina-Napoli? Si preannuncia una partita spettacolare. La vera svolta è nelle rotazioni, che consentono al Napoli di non perdere qualità a prescindere dagli uomini. In questo senso viene fuori il progetto di allestire la doppia squadra. Su Gabbiadini? Le vere offerte vengono dalla Bundesliga e dalla Premier. Per uno che ha vestito la maglia del Napoli, andare allo Schalke o allo Stoke fa pensare. I corteggiamenti ci sono, ma a gennaio ci saranno tutti i club interessati a rinforzare l’attacco alla finestra. Non escludo il Milan, al Valencia di Prandelli. Il Bologna farebbe carte false per riprenderlo, la stessa Fiorentina può essere interessata. Può essere anche l’uomo giusto dei viola. Non mi fido però delle dichiarazioni degli agenti, non escludo piste italiane di prestigio e di caratura. Destino di Paulo Sousa? Non rischia nell’immediatezza, anche con il terzo k.o. di fila contro il Napoli. È la grande delusa del 2016, ci si aspettavano cose differenti dalla Fiorentina. Il feeling non c’è tra il portoghese e la città, ci sono tentativi in corso per eventuali successori ma non ci sono segnali di rinnovo. Ci può essere una risoluzione consensuale in estate, ora no. Napoli su un terzino? Penso che il Napoli è alla finestra a ciò che faranno Roma e Inter per Conti dell’Atalanta. È uno dei nomi che il Napoli segue, difficile che l’Atalanta se ne privi adesso. Si può fare un’operazione alla Caldara, prenderlo ora e farlo arrivare in estate. Il Napoli però ne ha urgenza a gennaio. L’Atalanta prima di sedersi ad un tavolo per la cessione del giocatore, ha il dovere di informare il Napoli in virtù dell’opzione morale strappata dal ds Giuntoli. L’epoca Higuain è finita in tutti i sensi, è stato il colpo magistrale della gestione De Laurentiis. Ora però il Napoli mi pare di capire vada su calciatori prospettici da crescere in casa. Sarri vuole questo, preferisce un Pavoletti ad un nome altisonante. Con l’umiltà di calciatori del genere si può lavorare quotidianamente, step-by-step, per migliorare. “
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