Pierluigi Pardo di Premium è intervenuto ai microfoni di “Si Gonfia la Rete” in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Lotta al secondo posto? La Juventus stasera vincerà il derby. Il vero tema è capire cosa succederà a San Siro domani tra Milan e Roma. Il Napoli vincerà con il Cagliari. La Roma arriva male al match contro i rossoneri, mentre gli azzurri arrivano al rush finale anche con un calendario favorevole. La Juve non regalerà niente nella prossima giornata alla Roma anche se dovesse vincere domani lo Scudetto. Ci sono margini per il sorpasso del Napoli al secondo posto: i giallorossi non faranno dodici punti. L’unica incognita per il Napoli è riuscire a fare dodici punti: qualche insidie le due trasferte con Torino e Samp possono portarle. Il rischio il Napoli ce l’ha. Dopo Roma-Juve il Napoli sarà davanti, a patto che il Napoli vinca oggi e a Torino. Se il Napoli fa dodici punti arriva secondo. Il Napoli ha un orizzonte societario migliore rispetto alla Roma. Il Napoli non ha il problema di monetizzare, deve continuare a costruire. La Juve resta padrona del proprio destino. Se non cala, magari anche a livello generazionale, sarà dura arginare il potere dei bianconeri. Bisogna continuare a fare le cose fatte bene. Il Napoli forse si è compiaciuto troppo, non bisogna accontentarsi. Il discorso dei fatturati resta, il Napoli resta la seconda forza del campionato. È una società che ha speso tutti i soldi di Higuain per rafforzare la rosa, deve arrivare seconda e crescere in Europa. Di fronte a certe sconfitte, bisogna avere un atteggiamento di fierezza e spostare in alto l’asticella. Così fanno le squadre che vincono, senza accontentarsi. Caso Muntari? La vicenda ha contorni poco chiari. Il calciatore ha avuto uno sfogo, c’era un elemento di nervosismo del calciatore che però non giustifica i buu razzisti. Il razzismo è un argomento terribile e importante, è costato la vita a persone. Ci deve essere tolleranza zero, l’episodio però resta poco chiaro. Non mi sento di crocifiggere l’arbitro al 100%. Però gli imputo la mancanza di dialogo, una sensibilità di parlare con il calciatore e capire il problema.”
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