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Premier Conte: “Lavoriamo per evitare un lockdown generalizzato. A livello locale? Scelta possibile”

Il Premier Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa in seguito al Decreto Ristori, queste le sue parole:

“Abbiamo varato il Decreto Ristori, vale 5 miliardi di euro che saranno utilizzati per aiutare immediatamente coloro che sono penalizzati dall’ultimo Dpcm. È un decreto a cui abbiamo lavorato parallelamente all’ultimo Dpcm. Ringrazio tutti i Ministri che hanno contribuito a questo risultato. I contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati direttamente dall’agenzia delle entrate. Le stesse categoria, oltre ai ristori a fondo perduto, potranno beneficiare di altri contributi. Già a metà novembre chi ha già aderito alla prima edizione del contributo al fondo perduto potrà riceverlo. Un piccolo bar che ha ricevuto 2000 euro con il decreto rilancio, può prenderne 3000. Un grande ristorante da 13 mila euro potrà riceverne 26. Oltre ai ristori a fondo perduto le stesse categorie potranno ricevere altri contributi. Faccio un riassunto velocissimo: credito d’imposta per gli affitti commerciali ottobre, novembre, dicembre, la rata Imu in scadenza del 16 dicembre, l’indennità specifica degli operatori dello spettacolo e del turismo da 1000 euro ciascuno. Per tutto il settore agricolo cancelliamo la rata per i lavoratori per il mese di novembre”.

“Ci sarà un fondo di 100 milioni per sostenere la filiera agricola. Per tutto il settore agricolo cancelliamo la rata per i lavoratori per il mese di novembre. In questi giorni stiamo incontrando tutte le associazioni di categoria interessate da queste misure restrittive. C’è un dialogo aperto, non ci sfuggono le difficoltà che sono chiamati a sostenere. Ora il nostro obiettivo è tenere sotto controllo la curva epidemiologica e mettere in sicurezza il Paese. Voglio chiarire che non abbiamo operato scelte indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le tante occasioni di socialità, solo in questo modo possiamo evitare assembramenti e diradare le occasioni non necessarie per alleggerire il sistema di tracciamento. Con una curva epidemiologica in salita, le persone non possono andare in giro senza timori. Se rispettiamo queste misure, abbiamo buone occasioni di trascorrere il mese di dicembre con maggior serenità. In caso contrario andiamo incontro ad un altro lockdown generalizzato e questo non possiamo sostenerlo. Tutto il mondo è in difficoltà, dobbiamo continuare a combattere con grande solidarietà verso che è stato colpito da queste misure restrittive”.

Nuovo lockdown generalizzato o lockdown locali?
“Stiamo lavorando per evitare un lockdown generalizzato. Per farlo dobbiamo operare adesso, con scelte dolorose. Non c’è una misura restrittiva che non abbia un impatto. Se parliamo di attività ricreative, ci sono operatori del settore. Lo stesso se parliamo, ad esempio, di rappresentazioni teatrali. Abbiamo cercato di limitare al massimo le restrizioni. Per questo c’è il Decreto Ristori, fatto con una corsa contro il tempo pazzesco. C’è gente che soffre e non può aspettare. Lockdown a livello locale? Sì, esiste questa possibilità”.

Le tensioni delle ultime giornate?
“Ci sono delle manifestazioni di protesta tutti i giorni. Io stesso incontro le delegazioni, questo non è un palazzo isolato. Ho spiegato loro quello che stiamo facendo, hanno capito che sono scelte dolorose, ma necessario. Ci rendiamo conto delle difficoltà economiche. Per quanto riguarda la deriva in termini di violenza, non possiamo certo condividerle. Tutti gli italiani per bene non possono condividerle. C’è chi in moto metodico e strumentalizzato, sta aizzando le persone. C’è già una pandemia che ci sta creando tanti problemi. La violenza genera solo violenza”.

Se la situazione economica dovesse peggiorare, è ipotizzabile una mini-patrimoniale?
“Non vogliamo introdurre nuove tasse. Stiamo facendo uno sforzo incredibile. Già questo è qualcosa di incredibile. Noi vogliamo la pace sociale, con una politica redistributiva”.

Incontrerà i capi-gruppo di Maggioranza, con Italia-Viva che si è detta contraria al nuovo Dpcm. Reputa sia giusto fare un punto per rendere questa maggioranza più compatta?
“Sabato abbiamo lavorato tutta la giornata con tutti i capi delegazione. Abbiamo fatto uno sforzo collettivo, con i Ministri e con le Regioni. Alla fine abbiamo convenuto che erano queste le misure. Questo è il momento della responsabilità Alcune scelte sono state sofferte e le abbiamo rivalutate fino all’ultimo. L’obiettivo comune è quello di mettere il Paese in sicurezza. Oggi abbiamo approvato all’unanimità questo Decreto Ristori. Questa sera mi sono reso disponibile per un confronto con i vari capo-gruppo. Il Dpcm è quello, dobbiamo attendere e riportare la curva di contagio sotto controllo. La notte del Dpcm non ci sono state altre proposte alternative per riportare la curva del contagio sotto controllo”.

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