Cesare Prandelli lo ha detto a chiare lettere: «Cannavaro e Campagnaro stanno facendo bene in un modulo diverso da quello della mia Nazionale». Ecco spiegato, dunque, il motivo per cui due dei migliori difensori del nostro campionato, ancora una volta, rimangono a casa quando, per le prestazioni fornite in questo avvio di stagione, avrebbero probabilmente meritato la convocazione.
Un destino per certi versi simile a quello di Beppe Bruscolotti e Moreno Ferrario, che sono sul podio, rispettivamente al primo ed al terzo posto, per numero di presenze in campionato con la maglia del Napoli, ma non hanno mai vestito vestito l’azzurro della Nazionale. Bruscolotti, che a suo tempo è stato vittima di un vero e proprio ostracismo da parte di Bearzot, non appare critico nei confronti di Prandelli: «Il c.t. ha spiegato i motivi delle sue scelte ed il perché non prende in considerazione Cannavaro e Campagnaro, ragion per cui bisogna prenderne atto. Del resto, ci sono pochissimi giorni di allenamento primadi queste gare in cui è impegnata l’Italia e, dunque, è comprensibile che vengano chiamati giocatori sui quali l’allenatore può fare maggior affidamento nell’immediato. Per adattarsi ad un nuovo tipo di schema c’è bisogno di oliare determinati meccanismi ed occorre aver un po’ di tempo a disposizione. Certo, mi stupisce che però lo stesso discorso non valga poi per Maggio». Cannavaro e Campagnaro in passato hanno già giocato in una linea a quattro, ma questo secondo Bruscolotti conta relativamente. «Intendiamoci, nel lungo periodo non credo avrebbero particolare problemi di adattamento – continua Bruscolotti -, però adesso qualche scompenso potrebbe venirsi a creare. Certo, se guardiamo esclusivamente al valore dei singoli, anche io ritengo che meritano assolutamente di essere convocati in Nazionale perché nei loro ruoli non mi sembra di vedere dei fenomeni in giro». Sia tra i centrali che tra i terzini: «Campagnaro potrebbe addirittura ricoprire entrambe le posizioni ed invece viene ignorato pure dal c.t. dell’Argentina. Meglio per il Napoli, il buon momento che sta vivendo Hugo va sfruttato al massimo e la brillantezza fisica, sua e di Cannavaro, va preservata il più a lungo possibile».
Nessuna sorpresa Anche Moreno Ferrario è sulla stessa lunghezza d’onda: «Non se la prendessero più di tanto-afferma – e poi così potranno concentrarsi ancor meglio sul Napoli che quest’anno può davvero stupire. Detto ciò, ritengo non ci sia da sorprendersi per quanto affermato da Prandelli. Siamo alla vigilia di impegni ufficiale ed anche se l’Italia è già qualificata non si possono fare esperimenti. Piuttosto, mi sorprenderei se negli stage che il c.t. ha affermato di voler fare per ogni reparto, non chiamasse Campagnaro e Cannavaro per farli lavorare nella linea a quattro». Diverso, secondo Ferrario, il discorso per Maggio: «Lui spesso nel Napoli si abbassa per fare il terzino, anche se poi il meglio lo dà in fase di spinta e comunque anche con l’ Italia che gioca con il centrocampo a rombo ha in pratica tutta la fascia a sua disposizione». Dunque Campagnaro e Cannavaro dovranno mordere ancora il freno. Eppure c’è chi non si rassegna: «Non capisco perché Prandelli si ostini a non chiamare Paolo», dice papà Cannavaro. Le ragioni della tattica non possono certo prevalere su quelle del cuore.
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
