La conferenza stampa di Cesare Prandelli comincia da quanto evidenziato nel primo giorno di raduno e soprattutto dalla telefonata di De Laurentiis ad Abete legata al «lavoro differenziato» concesso ai giocatori juventini.
«Questi discorsi non fanno bene al nostro sport, vengono inventate situazioni che non esistono – afferma con toni inutilmente gravi il ct riferendosi alla protesta di De Laurentiis al presidente della Federcalcio – Da due anni dico ai miei calciatori di venire qui con i ”compiti”, perché per lo staff della Nazionale è importante sapere come recuperarli al meglio. Le sedute che vanno dal lunedì al martedì servono per rimettersi in forma, non diamo vantaggi a nessuno, è una questione di buon senso». Sarà ma i primi due giorni di raduno hanno evidenziato l’esatto contrario. E ad aggiungere benzina sul fuoco arrivano le dichiarazioni dello juventino Claudio Marchisio che va in aiuto alle tesi del ct. Marchisio è uno dei cinque juventini in campo oggi contro l’Armenia. Per il Napoli ci sarà Maggio: «Ho letto cose inesatte sul nostro allenamento a Coverciano: altro che raccomandati, siamo dei lavoratori», il bianconero prosegue: «De Laurentiis voleva solo mettere pepe sulla prossima partita con il Napoli. Non so se ci temano, di sicuro siamo i campioni d’Italia».
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Secondo tema di attualità: l’ennesima inchiesta sul calcio. Andrea Ranocchia, indagato a Bari. «Abete ha spiegato con sintesi la situazione in modo perfetto: Andrea gioca nel suo club, non vediamo perché non possiamo usufruire di lui, come di altri giocatori che magari sono indagati» dice il ct. Nessuna esclusione alla Criscito, dunque: il difensore dell’Inter resta a disposizione del ct. «Non possiamo certo condannare un calciatore prima ancora che sia giudicato».
La partita
Archiviate le polemiche, Prandelli può dedicarsi al delicato impegno in Armenia di stasera. «Mi aspetto un’Italia consapevole del fatto di giocarsi tanto. Serviranno ritmi alti, per sfruttare al meglio le nostre qualità. Queste sono gare che possono imprimere una svolta al nostro cammino. La squadra si è presentata con un piglio diverso rispetto all’ultima volta, c’è la consapevolezza del peso delle prossime partite. Da subito ho percepito grande attenzione da parte dei ragazzi, in allenamento e in partitella ho visto buona intensità».
Età media
Quanto alla formazione, dovrebbe avere in attacco Osvaldo e Balotelli. Ma sia l’uno (scontro con Sirigu in allenamento) sia l’altro (influenza) hanno problemi fisici. I medici sono però ottimisti. In caso SuperMario dia forfait sono comunque pronti Giovinco e Destro. La formazione: davanti a Buffon, Maggio e Criscito esterni con Barzagli e Bonucci a formare la coppia di centrali. A centrocampo Pirlo, De Rossi, Marchisio e Montolivo, in avanti Balotelli (se sarà a posto) e Osvaldo. «È la decima coppia avanzata in partite ufficiali? Non ha importanza – insiste il ct – noi cercheremo sempre la coppia migliore. E la strada è quella di cercare giocatori con età media in grado di stare con noi e fare un percorso lungo». Poi il ct riapre il suo libro dei sogni. «Abbiamo sempre negli occhi Italia-Germania, l’obiettivo è tornare a quell’intensità e a quelle certezze». Proprio in chiusura arriva la domanda cattiva, «Scusi Prandelli – chiede un cronista – forse ho capito male io, ma osservandola a me sembra che lei viva queste vigilie con una paura sconosciuta un tempo. È così?»
«Proprio paura no – ribatte lui – ma se tutti, e dico tutti, ci rendiamo conto che il nostro è un girone particolarmente impegnativo diventa un po’ più facile affrontarlo. Occorre conoscere storia e situazioni degli avversari». Sarà che il ct queste cose le studia per obblighi contrattuali, ma il cronista non deve avere visto proprio male.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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