L’azzurro che più azzurro non si può lo trovi in quel cielo in cui si può specchiare, in quel mare in cui si si potrebbe adagiare, in quelle tonalità che sanno di Napoli, che sanno d’Italia. Gli azzurri che più azzurri non ci sono, in un mattino radioso s’accomodano al tavolo del ristorante dell’Holiday Inn, si isolano dall’universo che li circonda, pranzano e chiacchierano fitto fitto, di Maggio e di De Sanctis, di calcio in generale e poi di Walter Mazzarri e di Cesare Prandelli, non per autocitarsi ma per raccontarsi rapidamente nel corso di una colazione di lavoro, un briefing a cuore aperto.
CHE PROGETTO! – Napoli, Italia: il tour del Ct approda a Castelvolturno e contiene non soltanto la cortesia di un uomo che ha scelto di rendere omaggio ai club di serie A, ma anche la curiosità di conoscere i segreti di un’evoluzione che in otto stagioni ha condotto dalla serie C post-Fallimento agli ottavi di Champions, infilandoci nel mezzo una partecipazione in Europa League, una corsa allo scudetto del 2011, un finale pirotecnico stavolta. «Qui c’è un progetto vincente e questo lo hanno dimostrato i risultati, conseguiti a ripetizione. Quando una società ottiene risultati superiori a quelli che possono essere ritenuti preventivabili, allora ciò vuol dire che è stato deciso di inseguire quella continuità utile per dare un senso al proprio programma. Il vero club è proprio quello che anno dopo anno intende crescere e il Napoli, in tal senso, ha dimostrato di sapere quel che vuole e lo testimonia la bontà dei risultati».
ORGOGLIO AZZURRO – Napoli, Italia, Europa: l’anno tridimensionale consumato tra campionato e coppe è ancora nel vivo e, ora, sotto le cicatrici della sconfitta di Bologna, pulsa l’orgoglio per il 20 maggio, per la sfida alla Juventus e però anche il ricordo di serate indimenticabili, catalogate da Prandelli nelle eccellenze stagionali: «Il Napoli ha fatto bene ovunque, pure a livello internazionale, e sono sicuro che nel tempo qui verrà costruita una squadra sempre forte, perché ci sono basi solide e fondamenta consistenti. Il progetto del club è sotto gli occhi di chiunque, e poi c’è il lavoro di Mazzarri. Io, se dovessi tornare indietro e vedere la mia Fiorentina ottenere gli stessi risultati ottenuti quest’anno dal Napoli, ne sarei orgoglioso».
FANTASTICO! – Napoli, Italia, in un amichevolissimo tête-à-tête tra Mazzarri e Prandelli, un pranzetto veloce, mozzarelle (chiaramente) in abbondanza e distraendosi per un po’ dal controllo, poi un’occhiata al centro sportivo ( «Molto bello, nel verde, una struttura grande, elegante e funzionale» ), e un dialogo “secretato” di una sessantina di minuti, su ciò che è stato e su ciò che sarà, saltellando dall’ultima di campionato in arrivo, alla finale di Coppa Italia del 20 maggio, ai “suoi” Europei e però senza disdegnare una zoomata finale su «una stagione fantastica» che – dalla panca del Ct – Prandelli, spesso prodigo di complimenti per il Napoli nel corso dell’anno, ha osservato con piacere. «Perché qui c’è un progetto vincente».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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