Il tecnico Cesare Prandelli è intervenuto su RMC Sport, nel corso della trasmissione Maracanà.
Roma e Juventus agli ottavi di finale.
L’obiettivo è stato raggiunto, e questa è la cosa più importante. La Roma è in momento particolare, con molta pressione addosso: è un bene che abbia raggiunto gli ottavi di finale, per voltare pagina e pensare al campionato. La Juventus è una conferma, Ronaldo riesce sempre e comunque a trasmettere una straordinaria positività. Juventus solida e con grandi mezzi, contro un Valencia che ha disputato una buona partita.
Che succede alla Roma? Problema di personalità?
Primo tempo giocato in maniera equilibrata, con la Roma che avrebbe potuto anche segnare meritatamente contro un Real Madrid che cercava di prendere in mano la partita, ma la squadra giallorossa era sempre attenta e presente. Poi c’è stato l’episodio che ha creato quello che alla Roma succede sempre: perde sicurezza e le situazioni che conoscono in campo. Ricordiamoci che la Roma è appena nata, con tani giovani che stanno crescendo, anche di personalità. Il lavoro è interessante, devono lavorare su una squadra giovani che può commettere degli errori. L’episodio di Under è stato contagioso.
Servono giocatori con spessore internazionale? Campagna acquisti penalizzante?
È un progetto in prospettiva, interessante e probabilmente vincente. Strootman e Nainggolan erano dei giocatori con uno spessore internazionale, che aiutavano i giovani a crescere. La Roma ha fatto una scelta diversa, ma adesso deve avere la forza di mantenere le stesse caratteristiche. Se non hai la personalità, devi avere il gioco.
Juve proiettata alla vittoria della Champions?
Tutti all’inizio della stagione con l’arrivo di Ronaldo e con questa compattezza sognano di vincere. La Juve sta dimostrando di aver trovato una strada incredibile: sono sempre sul pezzo, hanno sempre l’obiettivo di vincere giocando bene, con carattere. È una squadra vera e consapevole dei propri mezzi. La Juventus sta confermando di non avere punti deboli, anche contro il Manchester United ha dominato: ci vuole anche un po’ di fortuna per raggiungere il traguardo. Ronaldo ha portato consapevolezza al club bianconero, trasmette positività anche quando non segna. La Roma avrebbe bisogno di due giocatori con la stessa personalità del portoghese. Non vedo squadre più forti della Juventus.
Allegri?
Non possiamo mai metterlo in discussione. Ha dimostrato di avere competenza, bravura, capacità di gestione e relazione con qualsiasi giocatore senza perdere il proprio ruolo. Se critichiamo Allegri non ci siamo proprio.
Napoli più squadra da Champions quest’anno? L’Inter è l’anti Juve?
Il Napoli è preparato per entrambe le competizioni, ha un gruppo di gioco consolidato negli anni e un allenatore preparato, che ha scompaginato la squadra, mantenendo e forse migliorando la mentalità. Il Napoli è una garanzia. L’Inter sta cercando di acquisire la consapevolezza: deve trovare continuità, questa sera deve scendere campo senza paura.
Il nostro calcio sta crescendo realmente?
C’è la volontà di avere la ricerca del gioco, di alzare un po’ il ritmo. Siamo troppo legati al risultato, forse anche giustamente. Rispetto a qualche anno fa molte squadre stanno cercando un gioco più propositivo.
La sua ricetta per riuscire a valorizzare i giovani nel nostro campionato?
Il ct sta cercando qualità nei nostri giovani, perché l’abbiamo un po’ persa. Negli ultimi dieci campionati, i primi dieci migliori sono stati tutti stranieri. Chiesa sta cercando di entrare in questa graduatoria. Nei nostri settori giovanili abbiamo perso la voglia di esasperare la tecnica, per la tattica. Dobbiamo cercare di valorizzare l’individualità del giocatore.
Fiorentina-Juventus? Il futuro di Chiesa?
Chiesa sta bene a Firenze, deve rimanere lì e diventare un leader. Deve crescere ancora molto, è un ragazzo giovane ma con una grande personalità e una tecnica che in pochi hanno in Italia. Sarà una partita complicata per la Juventus a Firenze: i tifosi viola sperano di batter ei bianconeri.
Se avesse la possibilità di tornare indietro, rivivrebbe gli anni da calciatore alla Juventus o quelli da allenatore nella Fiorentina?
Da allenatore della Fiorentina, senza dubbio.
Questa Fiorentina può essere come la sua?
In cinque anni ci siamo qualificati quattro volte in Champions, mi auguro che Pioli possa far crescere questa squadra. I tifosi meriterebbero una squadra ai vertici del campionato. È un progetto per far crescere i giovani, vedremo tra due o tre anni dove può arrivare.
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