Con gli occhi spalancati, gli occhi della meraviglia, ai bordi del campetto di Castelvolturno, un centinaio di ragazzini guarda gli azzurri che corrono, Cavani che segna di tacco, Lavezzi che fa gol in acrobazia, Dzemaili e Inler che lanciano, Cannavaro che fa scherzi a tutti.
Sono gli ospiti del Napoli in un martedì che è di festa nonostante arrivi 48 ore dopo la sconfitta di Bologna che probabilmente segna l’addio alla Champions. Tutti ai bordi del campo, mentre il ct Cesare Prandelli nel frattempo si è già allontanato perché oggi sarà a Cagliari per poter completare il tour pre-Europeo nei ritiri dei club di serie A.
Il tecnico dell’Italia non ha assistito all’allenamento della squadra, contrariamente a quelle che sono le abitudini di questo rito iniziato verso la fine di novembre. Gli ultimi dubbi sulla Nazionale che deve plasmare non passano, in ogni caso, per Castelvolturno: improbabile che la rosa dei convocati si allarghi con l’ingresso di Cannavaro o di qualche altro. Saranno solo Maggio e De Sanctis i due rappresentanti del Napoli in Polonia-Ucraina. Prandelli è arrivato nel quartier generale azzurro poco prima delle 13. Ad accogliere il commissario tecnico Walter Mazzarri e il vice presidente del club, Edoardo De Laurentiis.
La visita, pranzo all’Holiday Inn compreso, è durata più o meno un’ora e mezza: il ct si è fatto fotografare con il tecnico azzurro, ha donato a Mazzarri una maglia della nazionale, ne ha ricevuta una del Napoli. Poi ha elogiato il centro sportivo («Uno dei migliori in assoluto») e il presidente De Laurentiis: «il Napoli ha un progetto vincente e piacevole».
Ovviamente ha fatto i complimenti al lavoro dell’allenatore del Napoli nel corso di una intervista rilasciata al sito ufficiale della società. Non ha assistito, Prandelli, neppure a un secondo della partitella di Cavani e Lavezzi. Ma non ha perso l’occasione per visitare il complesso sportivo che il Napoli ha realizzato negli ultimi anni: «È un centro molto bello, situato in mezzo al verde. Una struttura grande, elegante e anche funzionale», ha detto Prandelli. Che poi ha confessato ai gestori di essere rimasto incantato dal campo di golf e che magari, prima o poi, ritornerà per giocarci.
Prandelli considera la stagione azzurra molto positiva: «Quando una società ottiene risultati superiori a quelli che erano preventivabili, significa che è un club che va alla ricerca della continuità. Una società che vuole crescere è quella che anno dopo anno è continua nei risultati e nel rendimento e il Napoli in tal senso ha mostrato di avere un progetto vincente». Insomma, il ct promuove il Napoli, al di là di quello che sarà il risultato della Coppa Italia..
Parla poi dei risultati in Champions e del cammino in serie A: «Il Napoli in questa stagione ha fatto bene sia in campionato che a livello europeo – dice – E sono sicuro che il presidente costruirà una squadra forte nel tempo. Le basi ci sono, le fondamenta sono solide, grazie anche all’ottimo lavoro di Mazzarri». Inevitabile, anche per rendere onore ai padroni di casa, i complimenti al lavoro dello staff azzurro.
Per Prandelli, in fondo, guardare il Napoli significa pure ripensare a se stesso, a fare un tuffo nel passato recente, a com’era lui appena due anni fa ai tempi in cui guidava la Fiorentina. Due anni fa, infatti, furono proprio i viola a subire la beffa in Champions, come quest’anno è capitato al Napoli col Chelsea: a sbarrare la strada ai quarti, il Bayern e l’arbitro Ovrebo che rovinò tutto. Due beffe molto simili. Il pensiero, quindi, è inevitabile: «Se dovessi tornare indietro e vedere la mia Fiorentina ottenere gli stessi risultati che ha ottenuto il Napoli quest’anno, ne sarei orgoglioso. Quindi direi che è stata sicuramente una stagione fantastica». Già. Perché uscito fuori dalla Champions, il contraccolpo alla Fiorentina fu talmente duro che i viola finirono il campionato addirittura all’undicesimo posto. Il Napoli arriva comunque all’ultima giornata con la possibilità di centrare ancora il terzo posto che vale la Champions.
Come ammette lo stesso Mazzarri provando a caricare la squadra: «Possiamo farcela ancora, però non dipende più da noi. Certamente il Catania farà come il Bologna e se la giocherà. Del resto, lo stanno facendo tutti e quindi mi aspetto una partita veemente ed importante da parte loro. Noi possiamo solo battere il Siena, poi vedremo i risultati dagli altri campo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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