L’uomo nuovo della Nazionale di Prandelli potrebbe essere lui: Paolo Cannavaro, il capitano del Napoli. Rendimento, esperienza e buoni piedi. E soprattutto un campionato da incorniciare. L’età? C’entra poco. Il ct sembra non badarci più di tanto. Tant’è che in azzurro alla soglia dei trent’anni ha convocato sia Balzaretti che Thiago Motta. L’Italia dovrà affrontare un doppio impegno nel mese di marzo: la gara di qualificazione a Euro 2012 in Slovenia il 25 e un’amichevole con l’Ucraina il 29. Cannavaro jr, che 30 anni li festeggerà a giugno, non ha mai nascosto il suo desiderio di indossare quella maglia che il fratello Fabio ha messo per ben 132 volte.
E lui neanche una. Senza pensare alla carta d’identità. Una sola convocazione, a ottobre di quattro anni fa: c’era Donadoni a guidare un’Italia sperimentale in cui facevano sommaria apparizione Amelia, Bonera, Gamberini, Foggia, Rosina, Mauri e persino Lucarelli. Ma Paolo non scese in campo neppure per un secondo, quella volta a Siena. L’altra sera, all’inaugurazione di un Macron Store a San Giovanni a Teduccio, ai tifosi che gli chiedevano della convocazione rispondeva con un sorriso: «E certo che mi farebbe piacere».
E Paolo attende. E con lui il Napoli. Eppure nel primo giorno da commissario tecnico dopo la storica disfatta di Johannesburg, Cesare Prandelli, il ct del dopo Lippi, promise subito il varo della coppia Cassano&Balotelli (fatta e rimandata), che serviva a placare i più furibondi per la gestione del suo predecessore. Promise gli oriundi sul modello Germania (fatto anche quello) e introdusse un concetto che spalancò le porte alla speranza: «meritocrazia».
Tradotto, «chiamerò i migliori». Fabio, il fratello maggiore, proprio non riesce a consegnargli la staffetta. Ma possibile che non ci sia spazio tra i sorrisi, il talento e la gioventù (e basta) dei vari Motta, Astori, Lucchini, Antonini, Santon, De Silvestri o Molinaro provati a vario titolo e con varie modalità, per provare il Paolino azzurro? Prandelli lo ha osservato domenica sera a Parma.
E ieri, nella riunione in via Allegri con il suo staff in cui prepara la lista dei convocati – che renderà ufficiale solo domenica sera – avrà sicuramente valutato la chiamata di Cannavaro. Il ct Prandelli lo conosce, perché lo ha avuto con lui per un anno e mezzo proprio a Parma. A trent’anni, in fondo, si può essere dei debuttanti perfetti.
Senza fare assurdi paragoni: il primogenito di papà Pasquale e mamma Gelsomina era un’altra cosa. Il ct deve decidere se varcare le colonne d’Ercole della sua prima convocazione: il napoletano se la merita davvero. E sarebbe senza dubbio tre le facce d’Italia più sorridenti.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
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