Pillole di saggezza sul campionato. Le distribuisce il ct azzurro Cesare Prandelli dal ritiro della Nazionale. Due giornate sono niente rispetto alla vastità del nostro torneo ma alcuni fattori non passano inosservati. I troppi stranieri ad esempio: «Se fossi il presidente di una squadra, mi preoccuperei innanzitutto di far crescere i giovani e di trapiantarli in prima squadra. Poi provvederei ad acquistare i fenomeni stranieri».
Come ha fatto il Napoli negli anni passati con Lorenzo Insigne, alla seconda convocazione consecutiva, diventato punto fermo del Napoli di Benitez. Il ragazzo di Frattamaggiore incarna l’idea del selezionatore tecnico: dal vivaio alla Nazionale. «Sì, Insigne è uno di questi – è il pensiero di Prandelli – è un ragazzo molto valido che teniamo d’occhio da tempo. Sta facendo passi da gigante, è chiaro che ha bisogno di giocare, deve continuare con questa umiltà e con questo spirito di sacrificio».
Centottanta minuti di campionato sono pochi per dettare sentenze ma abbastanza per fare le prime riflessioni. La forza della Juventus è fuori discussione, dietro è bagarre con il Napoli che guida il plotone delle inseguitrici. «I bianconeri – sostiene il ct della Nazionale – restano favoriti perché hanno cambiato poco. Bene Roma e Fiorentina, il Milan dà segnali di ripresa ma Napoli e Inter sono le squadre che mi hanno maggiormente impressionato. Benitez ha dato al Napoli la sua inconfondibile impronta. In poche settimane è stata stravolta la filosofia di gioco dei partenopei senza però pagare dazio alla classifica. Credo che lotterà fino alla fine per il titolo ma purtroppo devo sottolineare anche l’enorme divario che s’è creato nel nostro campionato, cinque o sei squadre faranno corsa a sé».
Probabilmente saranno i grandi campioni a fare la differenza. Prandelli è pronto a scommettere sull’argentino del Napoli. «Higuain è un fenomeno, fa giocare la squadre e segna. L’ho visto contro di noi qualche settimana fa e mi è piaciuto tantissimo, aiuterà il Napoli a vincere».
Come Insigne, del resto. A Verona s’è ripreso la maglia da titolare, battezzando la partita con lo spettacolare assist per il gol di Higuain. A Lorenzinho va bene così, faceva lo stesso anche un anno fa quando mandava in gol Cavani.
«Conta far vincere il Napoli non chi butta la palla dentro. Siamo partiti bene contro il Bologna, la vittoria di Verona ci ha dato un’ulteriore spinta. È arrivata un’altra convocazione in Nazionale e posso finalmente affermare che questo è un momento fortunato per me. Ora mi godo l’Italia, poi ripenserò al campionato». È il Napoli l’anti-Juve? «Molti la pensano così, ci sono altre rivali valide che daranno fastidio fino alla fine. Il Napoli se la giocherà alla pari con tutti, questo è sicuro».
Felice anche l’altro nazionale del Napoli, Maggio, che sottolinea: «Stiamo attraversando un bel periodo. Eravamo l’anti-Juve anche un anno fa ma adesso dobbiamo esserlo con i fatti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
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