Dennis Praet, centrocampista belga che nei mesi scorsi anche le voci di calciomercato avevano accostato ai grandi club italiani.
Il calciatore blucerchiato è stato intervistato dalla Gazzetta della Sport e si è concentrato proprio sul suo presente, ma anche sul futuro. “Ho letto i giornali, l’interessamento di squadre forti fa piacere, significa che sto giocando bene – racconta Praet – ma io adesso penso solo alla Sampdoria. Ora non ho in programma di lasciare Genova. La mia clausola rescissoria di 26 milioni? E’ un’altra cosa che ho letto, ma di cose contrattuali si occupa mio padre, io penso a giocare, a inseguire l’Europa e ad affrontare una sfida bellissima come quella che ci aspetta con la Juventus”.
“L’obiettivo Europa non può diventare un peso per noi, semmai uno stimolo in più. Siamo lì a giocarcela da inizio stagione, perché non dovremmo crederci fino all’ultimo?”. 28 gare già disputate tra Europa League e Champions, il centrocampista non sarebbe nuovo a un’esperienza così: “A 18 anni entrai dalla panchina con il Milan a San Siro. Che emozione. Di fronte avevo la squadra di Allegri ma non ricordo sinceramente, avevo tante cose a cui pensare, ero giovanissimo e tutto per me andava a una velocità incredibile”.
E ancora: “Quando giochi in Europa tutto il mondo ti guarda, sfidi squadre e modi di giocare diversi e questo ti consente una crescita importante. Sarebbe l’ideale per questa Samp giovane e in costante miglioramento. In Italia le squadre più forti ci pressano alto e questo ci regala più spazio per giocare. Non riusciamo a esaltarci proprio in quelle condizioni. Nell’ultimo derby, contro un Genoa totalmente chiuso, abbiamo avuto delle difficoltà”.
Oggi l’occasione per mettersi in mostra contro i bianconeri, che in passato hanno studiato il suo profilo; una vittoria come quella di un girone fa aiuterebbe la Samp nella corsa all’Europa e anche Praet a mettersi in mostra in ottima Mondiale… “E’ una vetrina importante, ma temo ormai che per il Mondiale la strada sia complicatissima – spiega Praet – il centrocampo del Belgio è fortissimo, non è sicuro di andarci neppure uno come Nainggolan. Io non mi arrendo ma prima devo pensare alla Sampdoria. Quest’anno sono cresciuto molto, ho trovato fiducia e continuità ad alto livello, ma fino a quando non segnerò non mi considererò soddisfatto. Nel nostro modulo non è semplice arrivare al tiro per i centrocampisti, ma Torreira e Linetty hanno fatto centro più volte. Resto io e non mi arrendo: ho ancora sette sfide per provarci”.
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