Le dimissioni di Carlo Silipo hanno inevitabilmente fatto scalpore, specie tra le mura del circolo Posillipo. E adesso è il presidente Bruno Caiazzo, in scadenza di mandato a ottobre, a fare chiarezza sulla decisione e l’intera vita sportiva del club di Mergellina.
«Sono rimasto sorpreso e dispiaciuto – dice – delle dimissioni di Silipo, con il quale da vicepresidente sportivo, ho condiviso tanti successi: dalla conquista della Coppa dei Campioni del ’97 e ’98 agli scudetti del 2000 e 2001. Poi, da presidente, gran parte dei suoi cinque anni di allenatore del Posillipo».
Silipo ha detto di voler andar via per… ”mancanza di programmazione di alto livello”. «Avere progetti ambiziosi fa onore a tutti; ma investire risorse economiche, ove mai vi fossero e non è il nostro caso, semplicemente per movimentare un campionato di cui già si prevede il risultato come accade da sette anni (si riferisce all’egemonia del Pro Recco ndr) mi sembra inutile».
Difficile dare torto, con la conquista dello scudetto ormai da tempo non più alla portata dei napoletani. «Tre anni fa fummo secondi – continua Caiazzo – e la scorsa stagione come quella da poco conclusa terzi con la prima squadra. Risultati lusinghieri nel frattempo sono giunti anche con dalla squadra giovanile, e il tutto con un notevole risparmio economico. Questa non è programmazione? Nulla giunge per caso». E del resto fare sport in un’epoca di crisi e sempre più difficile e in casa rossoverde alcuni giocatori sottolineano ritardi nei pagamenti. «È vero, ma tutti sanno per esperienza diretta che manteniamo sempre gli impegni. Molte società ci invidiano Negri, Bertoli, Saccoia, Baraldi, Gallo, Mattiello, Renzuto; alcuni dei quali provenienti dal nostro vivaio e tutti comunque cresciuti con la calottina rossoverde. Non bisogna però dimenticare che il Posillipo non è solo pallanuoto: ci sono otto sezioni sportive che ottengono risultati prestigiosi».
Una team comunque da cinque anni senza sponsor. «Speriamo che il futuro sia più roseo, anche se di sponsor ancora non c’è certezza. Il programma è comunque mantenere il circolo ai massimi livelli sportivi. Con l’aiuto di tutti i dirigenti ho ottenuto, senza abbassare il livello tecnico, il pareggio di bilancio mantenendo in vita la sezione pallanuoto che alcuni avrebbe voluto eliminare».
Resta ora aperto il problema-panchina. «Ci sono trattative aperte, ma nulla è stato deciso. Oltre al fatto sportivo ci sono in gioco problemi vitali per la sopravvivenza del circolo: a cominciare dalla conservazione della sede e il rinnovo della gestione della piscina Poerio (gli impianti della ex legge 219 saranno messe in gara dal Comune entro giugno ndr). È evidente che il futuro del Posillipo sarà condizionato da come evolveranno queste situazioni».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S
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